Sono oltre quaranta gli hotel di Riccione che in vista della prossima estate effettueranno importanti ristrutturazioni. Non mancano gli interventi radicali, come quelli in atto agli alberghi Bolognese, Le Conchiglie, Eden e Casadio. In fase di ripresentazione il progetto del San Martino, mentre le impalcature annunciano un significativo restyling dell’Abners. Riprende così quota la riqualificazione dell’hotellerie, che comunque aspetta il recupero di rilevanti strutture, come l’Amarcord, l’Excelsior, e lo storico Savioli Spiaggia.
Hotel Bolognese. Con un importante recupero si trasformerà in Residenza turistico alberghiera a quattro stelle. La nuova proprietà, società B. G. che fa riferimento a un imprenditore dell’entroterra e ai suoi associati in sas, ha già avviato i lavori. Il progetto prevede la demolizione e ricostruzione della parte non vincolata con ampliamento consentito dal vigente Regolamento urbanistico edilizio. Le facciate storiche sui viali San Martino e Torino verranno invece mantenute tali e quali e ristrutturate. Progettata dall’architetto Matteo Andruccioli, l’Rta conterà 17 unità abitative (suite monolocali, bilocali e trilocali che arriveranno fino a 40/45 metri quadri) con uso della cucina. La nuova parte sarà caratterizzare da ampie logge su viale Torino e sul lato sud, da arcate a tutto sesto e parapetti in vetro.
Casadio ed Eden. Per la prima volta due strutture, una viale Martinelli l’altra quasi di rimpetto a cento metri su viale Gramsci, formeranno un unico condhotel che dovrebbe fregiarsi di quattro stelle superior. Un progetto che il privato ha messo in cantiere, grazie al regolamento dei condhotel, applicato dal Comune, che ha consentito di accorpare la parte ricettiva e la residenziale. A fare questo passo è la New Eden, che fa capo a un investitore di origine emiliano-romagnola. Demolite e ricostruite, le due strutture cambieranno nome, il Casadio si chiamerà The Manhattan, e l’Eden The Erika. Secondo il progetto a cura dell’architetto Massimo Della Rosa, le due costruzioni si ergeranno una su cinque e l’altra su sette piani, a entrambi si aggiungerà il livello del superattico e gli interrati con una cinquantina di posti auto. Erika conterà 29 unità abitative bilocali e trilocali e sarà corredato da piscina coperta lunga 25 metri, vasche laterali di idromassaggio, area fitness e altro a uso anche ai clienti del Manhattan, che avrà 18 appartamenti.
San Martino. Anche quest’hotel, nell’omonimo viale, diventerà un condhotel. Avrà camere da affittare e appartamenti da vendere con servizi di alto livello, compresa la spa interna. Il progetto seguito dallo studio tecnico Alessandro Ravaglioli prevede la demolizione e ricostruzione del fabbricato, che conterà 39 camere e 6 appartamenti, una palestra e sala conferenze, nonché 25 posti auto. Dopo i ritardi registrati col commissariamento del Comune e diverse interpretazioni normative, l’investitore Andrea Maurizio Gilardoni, titolare della Gilardoni Corporate, che puntava su un più ambizioso progetto staccandosi dal Bolognese, conta finalmente di partire.
Le Conchiglie. La burocrazia ha rallentato il processo d’innovazione della grande struttura in viale D’Annunzio. Sciolta una serie di nodi, il progetto attende ora il pronunciamento della Conferenza dei servizi, che si spera di ottenere in novembre per realizzare entro giugno camere nel corpo centrale. Al resto, compreso la spiaggia, si metterà mano dopo. "Il nuovo hotel non sarà solo una struttura ricettiva _ specifica Andrea Falzaresi del Club Family Hotel, proprietario della struttura _, ma un punto di riferimento per il turismo di qualità e uno spazio capace di integrarsi perfettamente con l’ambiente urbano e di contribuire al rilancio dell’intera area".
Il presidente dell’Aia, Claudio Montanari, sottolinea comunque l’importanza delle tante altre ristrutturazioni "eseguite a stralci e per piano compatibilmente con la sostenibilità finanziaria degli albergatori. L’obiettivo è rifare le camere, cosa non da poco se si pensa che solo per ridisegnarne una con bagno si spendono 40/45mila euro. Avremmo bisogno di maggiore collaborazione con gli enti pubblici che dovrebbero essere partner degli imprenditori, fornendo consulenze che aiutino a rispettare le norme e non a presentare i problemi".
Nives Concolino