Valeria Santini: «Io, cresciuta a pane e AC»

Orgoglio / La titolare della storica Delegazione di Budrio: «A un giovane Collega Delegato consiglio di curare sempre il rapporto di fiducia con il cliente»

Valeria Santini

Valeria Santini

Da quanto tempo fate parte della rete di delegazioni dell’AC Bologna? «In prima persona dal 1° gennaio 2002, ma in realtà da sempre, in quanto l’attività di Delegazione AC è iniziata con mio nonno nel 1953, poi mio padre anche a Budrio e ora è portata avanti da me». Perché avete scelto questa professione? «Come ho accennato sopra, è facile immaginare come fin da bambina io sia cresciuta a “pane e AC”, ed è con profondo orgoglio che porto avanti la tradizione all’interno della grande famiglia di AC Bologna. Inoltre la varietà dei servizi che possono essere offerti alla clientela e la varietà di pratiche che è possibile svolgere mi ha fatto scegliere di proseguire in prima persona in questa stimolante attività». Qual è, secondo Voi, il servizio più importante che forniscono i nostri Delegati al pubblico? «Rappresentando un Ente importante come AC, non trovo vi sia un servizio in particolare che si possa definire più importante. Trovo invece che la fidelizzazione del cliente, ottenibile grazie anche alla professionalità degli operatori, possa consentire di offrire un servizio completo che copra tutti gli ambiti del segmento automotive, dal rinnovo patenti, al pagamento della tassa automobilistica, trasferimenti di proprietà e via di seguito». Qual è il servizio più gradito della tessera AC o quello che motiva di più l’associazione? «Tralasciando il più noto di tutti, ovvero il soccorso stradale che offre un servizio di assistenza al Socio ben più completo dei classici servizi di soccorso stradale sul mercato, trovo che il valore aggiunto della Tessera AC sia la consapevolezza di appartenere a un Club, con tutti i vantaggi che questo può offrire». Quale iniziativa per i giovani in tema di sicurezza stradale avete realizzato o vorreste attuare nel vostro territorio? «È da un po’ di tempo che mi ripropongo di realizzare nella mia realtà di provincia un evento dedicato ai ragazzi, ma anche ai più adulti, magari unendo educazione stradale a un momento di festa e divertimento, che non veda la presenza di alcolici. Questo per dimostrare che è possibile divertirsi in modo sano senza il bisogno di utilizzare, e magari abusare, di alcol e sostanze». Se doveste dare un consiglio al Collega Delegato più giovane/esperto in termini generali per mantenere e migliorare il gradimento dei clienti, cosa gli diresti? «Gli suggerirei di curare sempre molto il rapporto di fiducia con il cliente, a livello umano ed empatico, perché questo è un valore aggiunto importantissimo che supera qualsivoglia abilità e competenza tecnologica». Potete raccontare brevemente un aneddoto sulla Vostra esperienza in AC che ritenete significativo da un punto di vista umano e professionale? «Più che un breve aneddoto, posso dire che essere una Delegazione AC da così tanto tempo fa sì che il clienti e i Soci stessi mi riconoscano sempre e ovunque, anche fuori dall’ufficio. Una volta ad esempio mi trovavo ad Abano Terme per un breve weekend di riposo, e persino qui sono stata riconosciuta da una cliente che si trovava anch’essa nella cittadina, che mi ha avvicinata e salutata come la “Signora dell’AC”. È stato piacevole scoprire di essere riconoscibile e riconosciuta anche non trovandomi dietro al bancone della mia agenzia!».