Lavori e viabilità, problemi da risolvere AC Bologna è al fianco dei cittadini

Intervista / Il presidente Bendinelli: «Le difficoltà di circolazione creano enormi disagi, anche alle nostre Delegazioni»

 I lavori stradali che stanno interessando il capoluogo emiliano in questi giorni

I lavori stradali che stanno interessando il capoluogo emiliano in questi giorni

Non si placano le discussioni riguardo alla situazione della viabilità bolognese, anche in seguito ai lavori che stanno interessando i percorsi tramviari. Per fare il punto della situazione interviene il presidente di AC Bologna, Federico Bendinelli: «La città ha ormai ripreso tutte le proprie attività - dichiara Bendinelli - ma i cantieri persistono e le difficoltà di circolazione permangono, creando grandissimi disagi, soprattutto a quelli che usano la macchina per le proprie attività lavorative. È facile rendersene conto semplicemente parlando con i tassisti o i conducenti delle auto blu. Questa difficoltà di circolazione pesa particolarmente nella circolazione all’interno del centro storico, dato il blocco di via Ugo Bassi, che si è aggiunto ai già gravi disagi provocati dalla situazione della Garisenda. Ma non solo: basti pensare al caos creato nella zona della Fiera». Presidente, ha recentemente parlato di una situazione ingestibile che si sta vivendo in città dal punto di vista viario e che sta creando gravi danni all’economia. Quali, secondo lei, le soluzioni più urgenti da adottare? «Non vedo, purtroppo, soluzioni che possano mitigare la situazione e che possano essere adottate nel breve termine, perché questa crisi della mobilità cittadina non nasce da un fatto contingente, ma da un’errata progettualità della circolazione complessiva, che a sua volta nasce da una visione politico-ideologica illiberale e autoritaria, che nega ai cittadini, visti come soggetti da rieducare secondo determinati canoni stabiliti da Palazzo d’Accursio, l’esercizio di una propria scelta di libertà di movimento, secondo le proprie esigenze di vita e di lavoro. E si tratta di scelte non progressiste, come si vorrebbe far credere, ma fortemente retrograde: sino al voluto, irresponsabile abbandono del progetto di metropolitana realizzato dalla Giunta Guazzaloca, per tornare invece all’incremento dei mezzi pubblici di superficie. Una totale assurdità, scelte già di Giunte precedenti, ma aggravate da quella attuale». È stato deciso di destinare una cifra per gli aiuti alle imprese coinvolte nella zona dei cantieri del tram. Qual è la posizione di AC Bologna? «L’importo previsto dal Comune è certamente sostanzioso, ma inadeguato rispetto alla molto superiore entità dei danni subiti dalle attività commerciali e non solo. Anche le nostre Delegazioni, ove quotidianamente si svolgono le pratiche a servizio dei cittadini per garantirne la mobilità, come rinnovo patenti, passaggi di proprietà ecc., stanno subendo rallentamenti e danni. Condivido le preoccupazioni e gli allarmi espressi dal presidente Postacchini e dal direttore Tonelli, come delle altre categorie economiche, e l’AC Bologna fa proprie le considerazioni espresse nel documento ASCOM dello scorso settembre». Possiamo fare un punto sul tema della sicurezza e degli incidenti stradali? Cosa indicano gli ultimi dati a vostra disposizione? «Questa situazione ha certamente incidenza anche sul problema della sicurezza complessiva di Bologna. Questo problema, naturalmente, è molto più complesso, ma trova origine e possibilità di sviluppo nello scarso controllo della viabilità cittadina e nel degrado di alcune zone della città. Questa valutazione è confermata dal fatto che, secondo alcune recenti statistiche Bologna, si colloca ai primi posti tra le città italiane per crescita della criminalità, in particolare per stupri, rapine e spaccio. Purtroppo non sono positivi neanche i dati degli incidenti stradali e in particolare degli incidenti mortali. Su entrambi questi problemi incidono fattori e competenze non solo comunali, ma su entrambi l’amministrazione potrebbe incidere assolvendo in maniera adeguata ai propri compiti di tutela del territorio, soprattutto coadiuvando l’ottimo lavoro già svolto da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza con un’adeguata presenza fisica sul territorio della Polizia municipale, invece totalmente assente. Ed è illusorio che la presenza dei Vigili possa essere surrogata dall’aumento degli autovelox: questa è una comoda scappatoia, molto utile per le casse comunali, ma inidonea a impedire gli incidenti, che anzi sono aumentati, e tanto più gli episodi di criminalità».