La provincia di Ravenna chiude un 2024 che sul fronte del lavoro offre indicazioni contrastanti e che da una parte mostrano una certa difficoltà dell’industria a tenere il passo ma dall’altro segnano un forte incremento dell’occupazione che porta ai minimi la disoccupazione. Tanta cassa integrazione in più rispetto al 2023 ma la disoccupazione scende al 4%. Partendo dalla cassa integrazione, cresce anno su anno la richiesta (+79,6%) da parte delle imprese, segno di come il clima di incertezza sul fronte economico ed internazionale abbiano avuto, e ancora abbiano, ripercussioni negative sui livelli di attività. Da gennaio a settembre del 2024 sono state 3.098.785 le ore richieste a Ravenna di Cig complessiva, in robusto aumento rispetto all’analogo periodo del 2023 con variazioni più ampie di quello regionale (+53,7%) e nazionale (+20%). A soffrire è in particolare l’industria in senso stretto che assorbe il 93,6% del complesso delle ore richieste a Ravenna e rispetto all’analogo periodo del 2023, si evidenzia una notevole crescita (circa +126%). E nelle prossime rilevazioni, si dovrà anche aggiungere l’impatto dell’alluvione di settembre. Secondo gli Scenari delle economie locali realizzati da Prometeia (edizione ottobre 2024) ed elaborati dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, per il mercato del lavoro da lato dell’offerta, nel 2024 la crescita dell’occupazione (+0,9%) supera quella delle forze-lavoro (+0,3%) permettendo una nuova diminuzione del tasso di disoccupazione dal 4,6% del 2023 al 4% del 2024. Lo stesso non dovrebbe accadere nel 2025, quando si potrebbe registrare un aumento delle forze lavoro di entità superiore a quella dell’occupazione. Si avrà, quindi, un lieve rimbalzo del tasso di disoccupazione che potrebbe salire al 4,4%.
EconomiaIl mondo del lavoro: più cassa, meno disoccupazione