Da quanto tempo fate parte della rete di delegazioni dell’AC Bologna? «Siamo due sorelle e abbiamo deciso di entrare a far parte di AC da maggio 2020, rilevando la Delegazione di un collega che era prossimo alla pensione». Perché avete scelto questa professione? «Il mondo AC ci appartiene da generazioni. Nostro nonno ha tramandato la passione e il senso di appartenenza all’AC a nostro padre, e lo stesso ha fatto lui con noi. Il nostro motto è: “Il nostro non è un lavoro, ma uno stile di vita”. Fin da piccole siamo state coinvolte nella vita della delegazione di famiglia, osservando la dedizione e l’impegno impiegato dai nostri genitori. Sapevamo che non sarebbe stata una sfida facile, ma passo dopo passo, con tanta volontà, abbiamo deciso di mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti, costruendo e portando avanti la nostra realtà». Qual è, secondo Voi, il servizio più importante che forniscono i nostri Delegati al pubblico? «È risaputo che lo scopo di qualsiasi attività è la piena soddisfazione dell’esigenza del cliente. Nel nostro campo si tratta di offrire prodotti e servizi essenzialmente standardizzati, perciò il nostro obiettivo è quello di presentare un’offerta che sia in grado di includere qualità aggiuntive al servizio stesso, che ne accresca il valore, quali competenza e qualità del personale, assistenza al cliente nel modo più chiaro, accurato e soprattutto educato possibile, facendolo entrare nella sua area di comfort». Qual è il servizio più gradito della tessera AC o quello che motiva di più l’associazione? «La tessera AC è in grado di offrire all’utente un’assistenza completa e strutturata, con lo scopo di fornire sul territorio nazionale e non, un immediato aiuto. La tessera AC si prende cura del socio, dei suoi familiari e non solo della sua auto, ed è questo il principale servizio gradito dai nostro associati. Sapere di non essere da solo in caso di necessità». Quale iniziativa per i giovani in tema di sicurezza stradale avete realizzato o vorreste attuare nel vostro territorio? «Per il momento all’interno della delegazione abbiamo materiale esposto e video sulla prevenzione degli incidenti e sicurezza stradale in generale. Riteniamo sarebbe opportuno essere presenti nelle scuole con esperti e divulgatori per sensibilizzare i ragazzi sulle conseguenze dell’uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcol alla guida». Se doveste dare un consiglio al Collega Delegato più giovane/esperto in termini generali per mantenere e migliorare il gradimento dei clienti, cosa gli diresti? «In un mondo in continua evoluzione non bisogna fossilizzarsi su schemi mentali e stili comportamentali predefiniti. Occorre seguire l’onda del cambiamento ascoltando accuratamente ciò che il cliente richiede, che può variare da persona a persona e dal momento in cui si affrontano le sue esigenze». Potete raccontare brevemente un aneddoto sulla Vostra esperienza in AC che ritenete significativo da un punto di vista umano e professionale? «Non ci sono aneddoti particolari da raccontare, possiamo solo dire che ad oggi ci riteniamo soddisfatte del nostro operato, in quanto, rilevando una Delegazione già esistente con una clientela affezionata alla precedente gestione, siamo riuscite in questi 4 anni a mantenere la stima e la fiducia degli utenti».
EconomiaAlice e Margherita Antonelli: «Il nostro non è un lavoro, ma uno stile di vita»