Mobilità green: fino 3000 euro di bonus

Condizione / L’installazione dovrà essere eseguita congiuntamente ad interventi volti a migliorare di almeno due classi energetiche l'edificio in oggetto

Le stazioni di ricarica per le auto elettriche in Italia sono poche e mal distribuite

Il Decreto Rilancio dello scorso anno, nell’ambito delle misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza sanitaria da Covid-19, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (termine prorogato al 2022 dall’ultima Legge di Bilancio) a fronte di specifici interventi. Tra questi, sono annoverati anche quelli legati alla realizzazione di colonnine di ricarica di veicoli elettrici negli edifici. La condizione necessaria è che l’installazione della o delle colonnine sia eseguita congiuntamente a specifici interventi di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico e installazione di impianti fotovoltaici. E che l’edificio migliori di almeno due classi energetiche. Nel dettaglio il Supebonus si applica agli interventi effettuati dai seguenti soggetti o categorie: condomini sulle singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale; persone fisiche al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni; istituti autonomi case popolari (IACP); cooperative di abitazione a proprietà indivisa per interventi realizzati su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci. La detrazione non si applica alle spese per le colonnine di ricarica sostenute dalle persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni. Ma solo se tali spese si riferiscono a interventi effettuati su edifici unifamiliari diversi da quello adibito ad abitazione principale. Fonte: www.sicurauto.it