MARIA SILVIA CABRI
Cultura 

’Zia Zina’ tramanda le antiche ricette sarde

Lucrezia, 56 anni, dopo mesi di prove prepara alla perfezione i ’Su Filindeu’, un’impresa che è riuscita a poche persone al mondo

’Zia Zina’ tramanda le antiche ricette sarde

’Zia Zina’ tramanda le antiche ricette sarde

Si chiama Lucrezia Michienzi, ma sui social è conosciuta da tutti come ‘Zia Zina’.

Lucrezia, anzi, Zia Zina, ha 56 anni, è nata in Calabria a Filadelfia, ma dall’età di sei anni vive a Modena, e precisamente a Maranello.

E ha una grandissima passione: la cucina e nello specifico, la pasta antica. Prima tra tutte, la pasta sarda Su Filindeu (i fili di Dio), una delle più rare al mondo.

Lucrezia, come nasce questa sua passione?

"La passione per la cucina calabrese mi è stata tramandata da mia madre, quella per la cucina emiliana l’ho assimilata vivendola ogni giorno. Ma il grande amore per le ricette antiche e in particolare per quelle sarde è scoppiato come un colpo di fulmine una decina di anni fa".

Cosa l’ha affascinata?

"La storia, la tradizione, e la volontà di mantenere le tradizioni di una cucina importante. Così in questi anni ho approfondito la ricerca delle più antiche ricette sarde, mi sono relazionata con signore dell’isola, testimoni delle tradizioni della pasta fresca di svariate difficoltà e bellezza. E quella che mi ha letteralmente ‘stregata’ è stata quella definita fra le più rare e difficili al mondo i Su Filindeu (i fili di Dio). Alcuni siti dichiarano che al mondo solo 10/15 persone sono in grado di fare correttamente questa pasta particolarissima, Poi ovviamente ce ne sono altre che faccio, come Malloreddus, Lorighittas, Fregula sarda, Andarinos, Culurgiones, Gravellus, zuppa Gallurese, Coricheddos, Pistoccu sardo".

Cosa hanno di particolare i Su Filindeu?

"E’ una pasta difficilissima nella sua semplicità. Gli ingredienti sono acqua, semola e sale: la difficoltà sta nella lavorazione per renderla elastica, cosa che mi è costata mesi e mesi di prove e riprove, finchè non ho raggiunto il livello che serve a questa meravigliosa pasta.

Tutto parte da un ‘cordoncino’ di pasta che si piega sulla mano per otto volte fino a che si raggiungono 265 fili".

Ha deciso di insegnare la tecnica?

"Ho iniziato un’importante collaborazione con la chef italo americana Sandra Rosy Lotti della prestigiosa scuola internazionale ‘Toscana Saporita’. Insieme proponiamo corsi intensivi di pasta fresca sarda, grazie all’esperienza acquisita negli anni, con corsi privati e di gruppo, soprattutto di stranieri. Le americane impazziscono per questa pasta!".

E l’America l’aspetta…

"A ottobre sarò in America ospite di un importante evento benefico, invitata dalle allieve che sono rimaste colpite da queste specialità conosciute appunto in uno dei corsi proposti, tanto da volermi fortemente ospite ‘a casa loro’".

Perché ‘Zia Zina’?

"Da piccolina i miei parenti mi chiamavano Lucrezina, poi abbreviato a Zina e da allora per tutti sono Zina, anche per i miei piccoli nipoti (una decina!) sono Zia Zina.

Così quando ho deciso di aprire i canali sui social, il nome è venuto spontaneo! Quello che voglio trasmettere è il mio modo di interpretare la cucina, di proporre piatti di tutte le regioni italiane, e poi mi piacerebbe imparare da chi mi segue, ricette ‘vintage’ della loro regione, che vorrei di conseguenza insegnare e condividere con tutte le amiche e amici del canale, per creare insieme un gruppo di appassionate e appassionati che voglia divertirsi e scambiarsi le conoscenze in cucina".