di Maria Silvia Cabri
Dista appena 500 metri da piazza Martiri, centro della città, e al tempo stesso è una strada strategica di collegamento tra chi viene da sud e si dirige verso nord. Viale Guido Fassi da sempre rappresenta una delle vie più belle e storiche di Carpi. Per lungo tempo percorribile in entrambi sensi di marcia, da oltre dieci anni è a senso unico, e da via delle Rimembranze conduce verso il centro, circondata da due piste ciclabili, sul lato est, e sul lato ovest. Storica la via, storiche alcune delle attività che hanno resistito al mutamento dei tempi e ancora, con passione e orgoglio, accolgono ogni giorno i clienti affezionati. Chi non conosce Salvatore Biffaro, il calzolaio de ‘La Rapida’? Ha iniziato nel settembre 1985 proprio in viale Guido Fassi e dopo quasi 40 anni ogni giorno apre il negozio e accoglie i clienti con un sorriso e una battuta solare viste le sue origini casertane. "Ho iniziato a lavorare in una tessitura – racconta Salvatore – ma sentivo che non era l’impiego adatto a me. Mi piace il contatto con le persone e la creatività. Conoscevo il maestro calzolaio Dino Lusuardi che aveva la ‘bottega’ proprio in questa strada: gli ho chiesto se mi assumesse come dipendente. Ricordo la sua risposta: ‘Come dipendente no, semmai come socio, se però impari bene il mestiere’. E così è stato: siamo stati soci fino al 1992, anno in cui è mancato, poi mi sono spostato di qualche metro in via Paolo Guaitoli fino al 2007, per poi tornare in via Fassi in un negozio più grande". "I clienti sono affezionati, passano anche solo per un saluto, dopo tanti anni si diventa un po’ come ‘sentinelle del quartiere’. Certo, in passato c’era più soddisfazione a lavorare con pellami di qualità, a differenza dei materiali che usano oggi. Infatti, adesso c’è più ricambio nelle scarpe, però quelle più ‘datate’ ma realizzate con certa pelle sono quelle che resistono e i clienti infatti le fanno sistemare. Un aneddoto in 40 anni di attività? Un giorno una signora è entrata e mi ha chiesto se potessi montarle il manico della moka. Ho fatto anche quello!".
Altro storico negozio è ‘La Sanitaria’ di Maria Chiara Fabretti: "Io sono qui da 30 anni, ma il negozio esiste da almeno mezzo secolo. Il commercio mi piace, desideravo avere un negozio, sono andata a vederlo (al tempo era in via Ciro Menotti) e mi è subito piaciuto. Inizialmente tenevo solo oggetti e vestiti per bambini, fino ai due anni, poi gradualmente ho smesso l’infanzia per concentrarmi su articoli per anziani, disabili e per leggere problematiche ortopediche. Mi piace il contatto umano e, specie con le persone anziane, ci si affeziona, si creano rapporti d’affetto e quando vengono a mancare è sempre un dispiacere". La titolare accoglie i clienti sempre con mascherina chirurgica e guanti: "E’ in segno di rispetto per loro, visto che spesso vengo a contatto con varie fragilità. Una cosa è sicura: i miei clienti sono eccezionali". Proprio dall’altra parte della strada c’è ‘Bici Mario’, dal nome del titolare, Mario Bulgarelli che da 17 anni gestisce il negozio di biciclette. "Prima ho fatto altri lavori, poi, un po’ per la mia passione per le due ruote, un po’ perché scarseggiavano i biciclisti a Carpi, ho intrapreso questa strada". Dal 2017 Mario è anche arrotino, da quando ha chiuso l’attiguo negozio storico ‘Arrotineria V&B’: "Un vero e proprio pezzo di storia, ho acquistato le macchine e mi sono fatto insegnare". A livello di biciclette, "il mercato non è semplice, i clienti hanno sempre più esigenze, vogliono spendere poco e hanno fretta. In generale non è un buon momento, forse il settore è saturo, sia perché con gli incentivo post Covid molti hanno fatto acquisiti diversi, sia, soprattutto, perché si ha paura dei furti per cui si preferiscono biciclette usate e vecchie a quelle nuove. A ciò si aggiunge la concorrenza degli ipermercati e di internet. La moda? Le ragazze vogliono tutte la bicicletta da uomo, nera con la canna e i freni a bacchetta".
Bellezza al centro al ‘Beauty Center’ di Carmela Pisciottano, estetista con 40 anni di esperienza alle spalle. Con lei lavora Rebecca Fanciullo, ma sono alla ricerca di altro personale perché il lavoro non manca. "Le donne si curano molto di più rispetto al passato, abbiamo anche giovani di 16 anni che iniziano a fare i primi trattamenti, come affezionatissime clienti da trenta anni, che, anche se over 80, tengono molto alla cura e alla forma fisica. Siamo specializzate in anti age e modellamento corpo ed è bellissimo accompagnare le generazioni, mamme, poi figlie, nipoti". All’incrocio con via Berengario c’è la tabaccheria ‘Gherardelli’, che Gian Luigi Gherardelli ha rilevato 11 anni fa ma che esiste da almeno 50 anni.
"Mi piace stare in mezzo alla gente – afferma Gian Luigi – cerco anche di garantire quei servizi essenziali al quartiere e agli anziani, come i pagamenti online e le ricariche". Mentre si racconta, i clienti entrano e lui li serve senza che loro neanche dicano cosa cercano, "è un ottimo tabaccaio, ci chiama per nome e sa già cosa vogliamo, ci coccola".