STEFANO FOGLIANI
Cultura 

’San Miguel’, tre in uno: bar, ristorante, pizzeria

A San Michele si festeggiano i sei anni di attività. Dalle partite a carte alle cene di chi si rifugia in collina per sfuggire alla canicola .

’San Miguel’, tre in uno: bar, ristorante, pizzeria

’San Miguel’, tre in uno: bar, ristorante, pizzeria

L’afa della prima estate che incombe su Sassuolo spinge verso le colline. Ed è lì, segnatamente a San Michele, il posto giusto per togliersela di dosso, l’afa, si tratti di fare una breve sosta al bar o fermarsi un po’ di più, magari per un aperitivo, una cena o un dopocena sotto un cielo stellato che vale una promessa prima del ritorno a casa. Quando, parliamo del 2018, Davide e Katia scelsero il locale attiguo al centro sportivo della Sanmichelese per ridargli lustro non sapevano dove sarebbero arrivati, ma oggi aspettano, con un pizzico di orgoglio, il mese di agosto per festeggiare il sesto anno di attività, forti di una proposta che intrattiene e, più spesso stupisce nella sua completezza. Perché qui, attorno al campo da padel e ai campi da calcio e calcetto del centro sportivo, non lontano dalla palestra, si comincia nel pomeriggio, alle 16, quando il bar attiguo al ristorante alza la saracinesca, e si va avanti fino a sera, dal martedì alla domenica – il lunedì, doverosamente, si riposa – con un ‘all in’ che spazia dal bar ‘classico’ e si allunga, fino a sera, per fornire quanto serve a chi sale, dalla città, a cercare qualcosa di diverso e, perché no, più fresco, delle ‘pietraie’ del centro cittadino. Suggestivo il centro, ci mancherebbe, ma con l’estate che avanza la collina è la collina, ed eccoci qua a San Michele, al ‘San Miguel’. La pizzeria offre un menu ampio e variegato, la cucina abbina le tradizioni di casa nostra, dai tortellini a gnocco e tigelle fino ad inattese innovazioni – menù di pesce su richiesta, e griglia sempre accesa a proporre quanto occorre, dalla classica ‘grigliata’ ad hamburger e altro – che integrano quella che, con gli anni, è diventata più che un’idea. Perché qui al ‘San Miguel’, nome spagnoleggiante che suggerisce intrattenimento fugace, soste mordi e fuggi, capanni e ciringuitos, c’è invece ben altro: c’è una distesa estiva ampia e funzionale, ci sono la professionalità e la disponibilità che diventano accoglienza, a disposizione anche per feste private o eventi. Ci sono quelli del quartiere che giocano a carte in veranda e quelli che, finito il padel sul campo attiguo o l’allenamento allo ‘Zanti’, si fermano a raccontarsi le reciproche performance davanti ad un bicchiere e poi, quando la sera avanza, ci sono quelli che salgono a cena, o per un bicchiere di quello buono. Perché Davide se c’è da ‘spinare’ una media o fare uno spritz certo non si formalizza, anche se la cantina del San Miguel custodisce etichette di rango a disposizione delle clientela più esigente. Tutto si tiene, insomma, dentro una proposta globale ma non necessariamente globalizzata, perché tradizione e innovazione, al ‘San Miguel’, vanno di pari passo. Un po’ come Davide e Katia, che il passo sono riusciti a tenerlo, tra mille difficoltà, anche dentro la tempesta del Covid, appena è passata si sono rimessi a correre, con la stessa voglia e la stessa determinazione con la quale, ormai sei anni fa, erano saliti sulle colline di San Michele. Per chi li volesse rincorrere, li trova entrambi al ‘San Miguel’: lei è in sala, con un sorriso per tutti mentre lui, se non c’è, è perché sta dando una mano al bar o magari in cucina. Perché fa anche, ma non gli piace si sappia in giro, una carbonara da urlo oltre che un’ottima torta ‘bianca e nera’ che un assaggio la merita.