JACOPO GOZZI
Cultura 

Rock No War, l’assolo è solidale da 25 anni

Giorgio Amadessi ripercorre i tanti progetti concretizzati: "Ora con ’L’acqua è vita’ riusciremo a realizzare 50 pozzi in tre continenti"

Rock No War, l’assolo è solidale da 25 anni

Un nome, una garanzia: quando nel distretto ceramico si parla di solidarietà e beneficenza, Rock No War non ha bisogno di presentazioni. L’ultimo progetto della odv formiginese attiva dal 1998 e presentato il 28 novembre si intitola ’L’acqua è vita’ e ha visto il coinvolgimento del mondo imprenditoriale del territorio: il primo passo dell’iniziativa sarà la costruzione di tre pozzi in Africa. "Siamo riusciti a raccogliere 120mila euro – spiega il presidente di Rock No War, Giorgio Amadessi – grazie alla generosità di Florim, Kerakoll e Modula, ma siamo soltanto all’inizio. Con questa azione, vogliamo realizzare almeno 50 pozzi in tre continenti, appoggiandoci ad associazioni e imprese locali per garantire che ogni euro donato giunga esattamente a destinazione".

"L’idea di costruire i pozzi – chiarisce Amadessi – è nata durante il mio ultimo viaggio in Africa: nelle zone rurali accade spesso che le donne siano costrette a camminare per chilometri per portare l’acqua a casa. In molti casi, inoltre, la stessa acqua è infetta e tantissimi bambini muoiono a causa di infezioni e dissenteria. Abbiamo constatato che, dopo le prime donazioni, tanti imprenditori e privati ci hanno chiesto come poter sostenere questa iniziativa". ’L’acqua è vita’ non è altro che l’ennesimo progetto con cui Rock No War riesce a sensibilizzare il mondo imprenditoriale e raccogliere fondi importanti destinati a iniziative di solidarietà. "In venticinque anni – racconta Amadessi – siamo stati in grado di rendicontare ogni singolo euro che ci è stato donato. Il nostro segreto è sempre stata la trasparenza assoluta: per ogni progetto apriamo un conto corrente dedicato. È un piacere vedere che gli imprenditori si fidano di noi e ci chiedono di attivare i canali per finanziare attività di beneficenza e promozione sociale". Negli ultimi anni, l’odv formiginese ha messo in campo una varietà di iniziative legate dall’unico fil rouge: la solidarietà. Tra gli eventi più noti, gli aiuti destinati alla popolazione della Bassa emiliana dopo il sisma del 2012 e gli interventi pianificati nell’Italia centrale in seguito al terremoto del 2017. "Ancora, con la ’Partita della Stella’ – illustra Amadessi – il 4 dicembre al PalaMolza abbiamo raccolto 40mila euro che, grazie al progetto ’Un ponte verso Betlemme’, saranno destinati all’ospedale pediatrico Caritas Baby e all’orfanotrofio Hogar Ninos Dios, della celebre cittadina della Cisgiordania". L’impegno dell’organizzazione non termina qui. Attualmente, nella Sala degli Specchi del castello di Guiglia è stata installata la classica mostra dei mini-presepi artigianali provenienti da tutto il mondo.

Il ricavato dell’iniziativa, come al solito, sarà destinato ad attività di beneficenza. "L’aspetto di cui vado più orgoglioso – conclude il presidente – è che, in tutto questo tempo, non siamo mai stati legati a nessun partito politico: la solidarietà non ha razza né colore e, soprattutto, non è ideologica. Un appello che mi sento di lanciare a tutti i giovani è quello di mettersi in gioco: ci sono tante associazioni che promuovono attività virtuose sul territorio e il piccolo contributo di una persona può cambiare la vita a tante altre".

In foto: sopra la ’Partita della Stella’ che si è giocata a Modena e sotto Giorgio Amadessi.