"Noi siamo molto di più di questo mestiere: siamo artigiani e artisti. L’autentico spirito del tatuaggio è quello di abbellire una parte di noi con un significato per la nostra anima".
Si presenta così Alle Tattoo, nome d’arte di Alessandro Bonacorsi, il recordman dei tatuaggi, autentico influencer a livello europeo nel suo ambito specifico, oltre 35 anni di attività alle spalle, cinque libri scritti e il sesto in attesa solo di essere presentato.
E un sogno, che il 13 febbraio 2023 è diventato realtà: ha aperto, a Limidi di Soliera, il Museo Mat75, il Museo permanente del tatuaggio più grande al mondo.
Alle, il desiderio si è avverato: come nasce il ‘Mat75’?
"Siamo partiti con un progetto, il ‘Factory Mat75’, un’iniziativa che coinvolge giovani artisti che vogliono raccontare e rappresentare la storia del tatuaggio, la seconda arte più antica al mondo, mediante opere d’arte su tela; dalla mummia di Ötzi, considerato il primo essere umano tatuato di cui si abbia conoscenza (5000 anni fa), fino ai giorni nostri, agli attuali portatori dell’arte dell’inchiostro.
I ragazzi della factory si trovano, cercano un personaggio che abbia portato lustro al mondo del tatuaggio e poi, in forma grafica, si realizza un’opera d’arte con l’ausilio di artisti affermati per far crescere le nuove leve e trasmettere la passione dell’arte ai giovani.
Queste opere vengono fatte in duplice copia, una viene data all’artista che viene ritratto e l’altra è esposta al Mat75".
Cosa rappresenta per lei il Museo?
"Un luogo di cultura e di lavoro, una Factory artistica e sociale, dove le persone possano scoprire e assecondare le loro passioni, dalla musica all’incisione sul legno.
L’Academy nasce dalla voglia di curare alla perfezione gli artisti emergenti vivendo all’interno dello studio tutte le varie fasi dell’apprendistato, dando all’allievo la possibilità di partire dalle basi per arrivare alla piena facoltà di gestire uno studio di tatuaggi.
Un progetto ambizioso e poliedrico che abbiamo portato avanti e che abbiamo realizzato proprio a Limidi, con l’intento di mantenere anche un forte legame con la nostra terra e le nostre tradizioni. Vogliamo fare della nostra frazione un polo attrattivo a livello internazionale, una Silicon Valley in versione Limidi".
Parla sempre al plurale…
"Certo, perché senza gli amici, i clienti, i fan, l’Art Musem non esisterebbe".
E come sta procedendo?
"Siamo contentissimi: abbiamo 10mila ingressi all’anno. Lo abbiamo realizzato attraverso la riqualificazione di un’antica corte di tre stabili (per un totale di 2500 metri quadrati) abbandonata e in degrado da anni.
La struttura è articolata in tre stabili: c’è un Home Restaurant aperto a tutti, dove lavorano ragazzi con fragilità, poi l’Accademia dove teniamo per i ragazzi, dai 6 anni in su, e gli adulti corsi di dipinto, scultura, scrittura e tutto ciò che attiene all’arte, mentre il terzo edificio ospita al piano terra un laboratorio per tatuare, uno degli studi più grandi di Europa, in cui lavorano professionisti provenienti da tutto il mondo, tra cui Jasmin, unica ragazza in Europa che realizza il tatuaggio rituale; al secondo piano il Museo del tatuaggio e all’ultimo piano un bed&breakfast per l’ospitalità, con stanze a tema tattoo. Oltre alla storia, il Museo del tatuaggio più grande del mondo è stato progettato per ospitare presentazioni e workshop: inoltre sono esposti migliaia di articoli legati al tatuaggio e oggetti appartenuti a personaggi famosi che si sono fatti tatuare da me e che ci hanno lasciato a ricordo. Ma ci sono anche miei oggetti personali: i 14 Guinness World Record conquistati, la collana che gli è stata donata dal Dalai Lama, il calendario dove ha posato per il fotografo Oliviero Toscani".
Guinness… un altro in vista? "Si, stiamo preparando il 15° Guinness World Record che consisterà nel tatuaggio collettivo più grande al mondo, facendo partecipare i miei ragazzi e i fan, e coinvolgendo Vasco Rossi, perché ogni persona presente si farà tatuare un particolare inerente al grande artista. Sarà il più grande raduno e noi vorremmo farlo a Carpi o a Modena, perché siamo legati alla nostra terra e poi questo porterebbe un’ottima ricaduta a livello di ristorazione e accoglienza, un indotto a sostegno della nostra gente.
Per questo cerchiamo sponsor locali che ci sostengano nel realizzare tutto questo".
Siete molto attivi sui social "Ogni giorno, anche grazie al canale di Tik Tok, facciamo 12/14 ore di live, con oltre 390 mila persone che ci seguono. Oltre alla realizzazione dei tatuaggi, c’è un importante messaggio che vogliamo veicolare e che riguarda la sicurezza e la salute, quali elementi imprescindibili per realizzare un tatuaggio.
Siamo chiamati anche a convegni promossi dall’Ausl per interfacciarci con i giovani e fare capire loro quanto sia pericoloso affidarsi a tatuatori abusivi che vengono a lavorare a casa.
Occorre stare molto attenti".
Infine, quale personaggio le piacerebbe avere ospite nel Museo?
"Liliana Segre, in quanto un’area del Museo è dedicata proprio ai numeri che, negli anni dell’Olocausto, venivano tatuati sulla pelle".