STEFANO FOGLIANI
Cultura 

Cinque volte Sanmichelese, il volley in collina

La società di pallavolo tutta al femminile raccoglie grandi soddisfazioni in più campionati. La prima squadra ha raggiunto i playoff in Serie C

Cinque volte Sanmichelese, il volley in collina

Un open day (molto riuscito) a settembre, un torneo (con buon riscontro di partecipazione e pubblico) danno piena dimensione sociale ad un progetto sportivo che, nato dal 2006, sulle prima colline sassolesi continua a dire la sua. È la ‘Volley Sanmichelese’ società di pallavolo tutta al femminile che si staccò, a suo tempo, dall’allora Polisportiva e oggi brilla di luce propria. Grazie ad una struttura ‘importante’ come la palestra della frazione sassolese che è sede di gare e allenamenti, e grazie alla passione con la quale la presidentessa Lorena Serri è riuscita a raccogliere attorno a sé, una ‘tribù’ di pallavoliste in grado di farsi valere a più livelli, nonostante la concorrenza – spietata – di altre discipline e di altre società. L’attività di base, ovvero il minivolley, e una squadra in Seconda Divisione sono i due estremi all’interno dei quali si dipana il ‘cuore’ del progetto sportivo della ‘Volley Sanmichelese’, ovvero le cinque squadre che parteciano ai campionati federali e CSI.

La prima squadra milita in serie C, l’anno scorso ha raggiunto i playoff ("e quest’anno – dice la presidentessa – vogliamo riprovarci, anche se non sarà facile e abbiamo cominciato la stagione così così"), poi c’è un Under 18 che alla prima squadra fa da serbatoio, due under 16 – una fa il campionato federale, l’altra quello del Centro Sportivo Italiano – e un under 14. Sassuolo ma anche la sponda reggiana del Secchia i ‘bacini’ da cui ‘pesca’ la società sassolese, che come tante altre società dilettantistiche combatte la ‘giusta battaglia’ del post-Covid ovviando, con l’entusiasmo e la passione, oltre che con la validità tecnica di un progetto che qualche riscontro lo da’ (l’under 14, oggi under 16, l’anno scorso ha vinto i nazionali CSI) e che è, dice Serri, "la base sulla quale continuare a costruire: non è semplice, ma il nostro progetto va avanti e vuole continuare a crescere. Il Covid ha cambiato moltissimo, anche nelle dinamiche di aggregazione, la normalità non l’abbiamo ancora riconquistata del tutto, ma continuiamo a lavorare, convinti come siamo che lo sport sia soprattutto educazione ed aggregazione oltre che un modo sano di stare insieme, di confrontarsi l’uno con l’altro non solo come avversari, ma anche come compagni di squadra".

Tecnici ben conosciuti come Francesco Baraldi che allena la C, assistito da Alberto Facchini, ma anche allenatori ‘storici’ come Fabrizio Manni, Massimo Vai e Fabio Borellini, sottendono ad un progetto tecnico ma anche a suo modo sociale. Lo sport, a questi livelli, è infatti il primo ma anche e soprattutto il secondo: raccoglie e accoglie, educa allo stare insieme e al fare gruppo, allo spirito di squadra e di appartenenza, veicola quello stesso messaggio che ‘corre dietro’ ad ogni pallone che passa da una parte all’altra di una rete che, in un certo senso, in tanti casi unisce piuttosto che dividere. E fa della palestra di San Michele, oltre che la ‘base’ della ‘Volley Sanmichelese’, l’hub che non ti aspetti, il centro di un progetto che dal 2006 ad oggi non ha mai smesso di guardare avanti. Oltre la rete, appunto…