JACOPO GOZZI
Cultura 

’Amare Cucina’, la cena è un viaggio personale

La chef Stefania Camurri stupisce i suoi clienti con abbinamenti e ricette particolari come gli gnocchi di banane: niente menù, ma unicità

’Amare Cucina’, la cena è un viaggio personale

’Amare Cucina’, la cena è un viaggio personale

Con la filosofia del menù ‘Fidati di me’, Stefania Camurri, chef del ristorante Amare Cucina e Cantina, inaugurato a Carpi il 13 marzo, prende per mano i suoi clienti e li accompagna in un sorprendente viaggio attraverso gusti raffinati e sapori unici. Rientrata da pochi mesi dopo una lunga esperienza in Toscana, la chef carpigiana è riuscita a riproporre questa idea anche nella sua città natale. "Dodici anni fa – racconta Stefania Camurri – dopo il terremoto sono andata a Campiglia Marittima dove ho avviato un progetto con il menù ‘Fidati di me’. Sono stati anni bellissimi, tuttavia il lavoro era prevalentemente stagionale e mi mancava la possibilità di avere una progettualità nel lungo periodo. Quando Luca Galloni e Pietro Trentini, due giovani imprenditori della ristorazione, mi hanno proposto di tornare a Carpi per avviare il progetto di Amare Cucina e Cantina e riprendere questa formula, non ci ho pensato due volte". Con la formula ‘Fidati di me’ non esiste un menù, ma soltanto tre opzioni: pesce, vegano e vegetariano. "I clienti – racconta la chef – possono scegliere la tipologia del menù e il numero dei piatti. Successivamente, i camerieri effettuano una breve chiacchierata per capire preferenze ed eventuali intolleranze o allergie. Infine, in base a questi indizi, si costruisce il menù. Si tratta di piatti strutturati: per fare un esempio, guardando al menù vegano, non si pensi a una semplice insalata, quanto più, tra le tante cose, a una coscia di pollo vegana. Con questa formula, ogni persona ha un menù individualizzato". "I piatti – prosegue Camurri – cambiano costantemente in base alla disponibilità della materia prima. Inoltre, quando un cliente torna da noi, i camerieri gli chiedono cosa abbia mangiato la volta precedente per variare ulteriormente la composizione. La cucina di Amare è internazionale. Se, infatti, in Italia siamo soliti mangiare la frutta a fine pasto, in gran parte del mondo essa viene utilizzata anche come contorno: a me piace inserirla nei piatti per esprimere un contrasto tra dolce e salato. Ad esempio, una delle ricette che hanno più successo sono gli gnocchi di banane: tanti clienti li apprezzano moltissimo, ma mi dicono che se avessero letto un nome del genere nel menù, non l’avrebbero mai ordinato". Uno dei segreti di Amare Cucina e Cantina è l’attenzione di Stefania che all’arrivo di ogni pietanza esce dalla cucina per spiegare il piatto ai clienti, in ogni caso, dubbio, per chi prova la filosofia del ‘Fidati di me’ per la prima volta, l’esperienza è spiazzante. "Una volta – prosegue la titolare – due clienti mi hanno fatto commuovere perché al tavolo si sono commossi ringraziandomi per l’esperienza fatta e per tutto ciò che avevano mangiato e io mi sono commossa insieme a loro. Loro erano venuti proprio perché gli avevano raccontato di quanto fosse spiazzante l’assenza di menù, con piatti normali. La cosa più bella è quando mi dicono che non hanno cenato ma hanno vissuto un’esperienza".

Tanti anche i progetti futuri per il locale. In settembre – conclude la chef – ci sarà un menù degustazione fisso che racconterà la mia storia. È un menù di nove portate dove racconto la mia esperienza attraverso i piatti Un’anticipazione? Servirò un pomodorino fatto di mozzarella con le alici ed è come se fosse ancora sulla terra e la terra è fatta con pane di segale e olive. L’ho fatta perché facevo la terra con la pappetta e l’acqua e facevo finta di dare da mangiare alle mie amiche. Probabilmente, ma dipende dai lavori di via Carducci, potremo realizzare anche un dehors esterno".