di Stefano Fogliani
C’erano una volta i ‘senatori’. Erano una sorta di specialità della casa, i ‘fedelissimi’ neroverdi, quelli che stagione dopo stagione ritrovavi sempre in organico, raccolti attorno a quel Magnanelli che ha battuto ogni record di permanenza – 18 stagioni – in neroverde.
Il vento è cambiato, tuttavia, e al netto di quelli che saranno i destini di Consigli e Berardi (i due con maggiore anzianità di servizio, rispettivamente 11 e 12 stagioni) di ‘vecchi’, ovvero di gente che di esperienza neroverde ne ha abbastanza da aver visto anche altro, oltre che il Sassuolo di Alessio Dionisi, nel Sassuolo di Grosso ce ne sono appena tre.
Jeremy Toljan, laterale tedesco classe 1994, lo spagnolo Pedro Obiang, classe 1992, e Filippo Romagna, centrale difensivo classe ‘97.
Arrivati tutti nell’estate del 2019, Toljan e Obiang cominciano la loro sesta stagione a Sassuolo, mentre Romagna è alla quinta: il solo Toljan ha tagliato il traguardo delle 100 presenze, mentre gli altri due (88 per Obiang, 21 per Romagna) hanno avuto non pochi grattacapi a livello fisico prima di riconquistare sé stessi. E piace pensare che, un po’ come Toljan, uno abituato più a giocare e mettersi a disposizione che a far chiacchiere, tanto Obiang quanto Romagna stiano onorando con il Sassuolo una sorta di ‘debito’, cercando di riconquistare, sia loro stessi che il Sassuolo, il ‘tempo perduto’.
Se Toljan, infatti, le sue stagioni in neroverde le ha vissute in modo tutto sommato lineare, con infortuni e stop di ‘quelli che capitano’, la storia di Romagna e Obiang è ben altra.
Il primo, infatti, nel marzo del 2020 si ruppe il tendine rotuleo ed è rimasto fuori fino al gennaio 2022 salvo riconsegnarsi, due mesi dopo, ad un altro intervento al ginocchio che gli ha ‘tolto’ un altro anno.
La stagione scorsa, ritrovata la condizione, il Sassuolo lo ha prestato alla Reggiana dove il centrale ha fatto il suo mettendo insieme 15 presenze e, riportato alla base, si prepara alla stagione del riscatto.
Un po’ come Obiang: il centrocampista arrivò dal West Ham, fortemente voluto da Roberto De Zerbi, e anche con lui la dea bendata si è girata dall’altra parte. Fermato nell’agosto 2021 da problemi cardiaci, li supererà solo un anno dopo: come Romagna, il Sassuolo lo ha ‘aspettato’, e come Romagna e Toljan anche il centrocampista spagnolo è uomo soprattutto di testa e dedizione: se il ‘nuovo’ Sassuolo cerca leader, sa dove trovarli.
Non è un caso che in Coppa Obiang fosse capitano, Romagna, che con Grosso allenatore della Primavera della Juve aveva vinto il ‘Viareggio’ nel 2016, il vice, Toljan il giocatore con più presenze i neroverde dei 26 in distinta…