Lultimo è quello di Grégoire Defrel, ma i passaggi fra Modena e Sassuolo o viceversa sono stati numerosi e non soltanto sul terreno di gioco. Ricordiamo i più significativi. Verso la fine degli anni 60 tre giocatori del Modena che in due anni avevano compiuto la scalata dalla C alla A andarono a chiudere le loro carriere nel Sassuolo, all’epoca militante nei campionati dilettantistici. Erano il sassolese Angelo Ottani, implacabile mediano marcatore, Gianni Goldoni, inesauribile centrocampista ed Enrico Pagliari irriducibile attaccante, che del Sassuolo diventarono poi anche allenatori. L’estroso attaccante Giorgio Mariani, altro sassolese, invece a Modena nel 1965-66 iniziò una brillante carriera che lo vide protagonista pure con Fiorentina, Napoli e Inter prima di dare l’addio al calcio giocato nella squadra della sua città, della quale diventò in seguito un vulcanico dirigente.
Il centravanti Roberto Bellinazzi, idolo della tifoseria gialloblù negli anni 70, chiuse la carriera proprio a Sassuolo come giocatore-allenatore nel 1979-80 in Promozione. Bellinazzi arrivò a Modena nell’ottobre del 1974 acquistato dal Venezia per la bella cifra di 110 milioni di lire sborsati dal nuovo dirigente gialloblù Primo Costi, già presidente del Sassuolo. Ci vuole un centravanti che faccia gol per salire in B, "costi quel che costi" dicevano i tifosi e così andò. Due colonne del Modena di Gigi Mascalaito promosso dalla C1 alla B nel 1985-86, il roccioso difensore Pier Antonio Torroni e l’attaccante Mauro Rabitti più specialista dell’assit che del gol, chiusero entrambi la carriera nel Sassuolo. Che quando nel 1998-99 ritornò in C2 si rafforzò con due ex gialloblù, il talentuoso interno Massimo Pellegrini e il difensore Andrea Cuicchi. Andate e ritorni fra Modena e Sassuolo per Paolo Mandelli, attaccante prima in gialloblù poi in neroverde, quindi allenatore delle Primavera sotto il Campanone poi all’ombra della Ghirlandina, ottenendo la passata stagione la promozione in Primavera 2 e lo scudetto di categoria. Con il ribaltarsi delle gerarchiei, Modena sempre più in basso, Sassuolo sempre più in alto, si sono fatti più frequenti i passaggi dal neroverde al gialloblù. Nei 2006 dal Sassuolo arrivarono a Modena l’ala Cris Gilioli e il centravanti Ferdinando Sforzini, nel 2013 il centrocampista Tommaso Bianchi, un anno più tardi il difensore Lino Marzorati. Ha allenato prima il Modena poi il Sassuolo Stefano Pioli, raggiungendo con entrambe i playoff in Serie B ma senza fortuna.
Un ex presidente del Sassuolo, Gianni Gibellini, nell’autunno del 2008 diventò direttore generale di un Modena in profonda crisi societaria e tecnica, portandolo a una sofferta salvezza proprio sul filo di lana grazie alle reti degli attaccanti Salvatore Bruno e di Andrea Catellani, che nel 2010 finirono entrambi al Sassuolo. Tutti e due sono tornati a Modena nel 2023, Bruno come collaboratore tecnico di Paolo Bianco, ex difensore già suo compagno in neroverde, Catellani prima come responsabile del settore giovanile per diventare dal maggio 2024 direttore sportivo. Bianco, rimasto sulla panchina del Modena fino allo scorso aprile, aveva come secondo Filippo Pensalfini, già centrocampista e bandiera del Sassuolo, mentre Catellani ha riportato in gialloblù Michele Troiano, centrocampista prima del Modena poi del Sassuolo, come responsabile dell’Under 17. Dal neroverde al gialloblù per l’attaccante Davide Luppi, detto ’il Pirata’, e a colori invertiti per Khouma El Babacar, attaccante senegalese piuttosto positivo a Modena con 20 reti in una sola annata, meno convincente a Sassuolo con 9 reti in 42 partite. Trascorsi sassolesi abbastanza lontani, risalente al 2002-03, per Andrea Poli, all’epoca considerato il ’nuovo Tardelli’, e più recenti in gialloblù dove è arrivato dieci anni dopo ormai logorato dagli infortuni riportati in una lunga e prestigiosa carriera che lo aveva visto vestire anche la maglia della nazionale. Lontani ricordi a Sassuolo e più recenti a Modena anche per l’attaccante Diego Falcinelli.
Oggi Defrel è destinato a subentrare a gara in corso e anche l’altro gialloblù Ettore Gliozzi, che nel Sassuolo è cresciuto, è destinato alla panchina, così come Nicholas Pierini, altro prodotto del vivaio neroverde con una passaggio di pochi mesi in prestito al Modena nel 2021 in serie C, a sua volta non fra i titolari. Giocatori, allenatori, presidenti, dirigenti ma anche collaboratori come l’addetto stampa Massimo Paroli, arrivato a Modena in giugno dopo 17 anni di Sassuolo. Un grande arrivo il suo.