FRANCESCO PIOPPI
Calcio

Giuseppe Fico: "Il budget va a farsi friggere. Ma la Serie B conta troppo"

Il n° 2 della società si racconta: "Ammetto che quando si gioca mi sale l’ansia. E sono anche scaramantico. Spendiamo sì, ma con senso di responsabilità".

Giuseppe Fico: "Il budget va a farsi friggere. Ma la Serie B conta troppo"

Il n° 2 della società si racconta: "Ammetto che quando si gioca mi sale l’ansia. E sono anche scaramantico. Spendiamo sì, ma con senso di responsabilità".

Giuseppe Fico c’era già nell’estate del 2018, quando la Reggiana ripartiva dal ‘Poggio’ di Albinea e non aveva nemmeno una sede in cui riunirsi e c’è anche oggi, in un momento in cui il club sta vivendo un momento storico visto che due campionati consecutivi in Serie B non si vedevano da 25 anni. Il vicepresidente è quindi una sorta di ‘trait d’union’ tra il passato e il presente, una figura che tiene la barra dritta nei momenti di tempesta, cercando di mediare tra le varie anime societarie. Piedi ben saldi a terra, come da tradizione reggiana, e caparbietà calabrese, della terra d’origine che ha in comune col presidente Salerno.

Vicepresidente Fico, quali sono le sue sensazioni a poche ore dall’inizio del campionato?

"Vivo molto intensamente le partite e devo ammettere che sta iniziando a salirmi un po’ l’ansia. La mattina che precede la gara a volte diventa un vero e proprio stress, soprattutto adesso che è tutto nuovo e c’è ovviamente bisogno di assestarsi, però sia chiaro: sono molto fiducioso. Mi stanno piacendo tantissimo sia lo staff che i ragazzi".

Ha qualche ‘rito’ per allentare la tensione?

"Ammetto di essere scaramantico, ma credo che lo siano un po’ tutti in questo ambiente…I riti però devono restare top secret altrimenti poi non funzionano (ride, ndr)".

La squadra non è ancora completa, cosa manca?

"Non voglio fare il tecnico, ma credo che ci serva ancora qualcosa in difesa e un po’ di qualità là davanti. Comunque vediamo, perché il mister è molto bravo a coinvolgere tanti giocatori in zona gol e noi abbiamo ragazzi come Portanova, Maggio, Vergara e altri che possono darci una bella mano".

Un attaccante col fiuto del gol però serve come il pane…

"Tutti vorremmo la punta da 20 gol, ci mancherebbe, però per prendere Tutino o Coda ci vogliono tantissimi soldi da investire su un unico giocatore e questo non rispecchia il nostro tipo di politica. Finchè ci saremo noi, cercheremo sempre di fare il passo lungo come la nostra gamba e credo che sia giusto anche per rispetto dei tifosi. Non vogliamo mettere in percolo la società com’è successo in passato. Fare debiti non è nel nostro stile, anche se poi anche quest’anno non ci tireremo indietro e siamo pronti a fare un extra budget…".

Insomma, alla fine spenderete di più di quanto previsto inizialmente?

"Massì, ma va quasi sempre a finire così…A giugno fai un budget che poi va a farsi friggere, ma per carità lo facciamo volentieri: non vogliamo mettere a rischio un patrimonio così importante come la Serie B".

I tifosi stanno apprezzando la vostra serietà e i vostri sforzi: sono stati superati i 6mila abbonamenti e probabilmente si migliorerà il dato dell’anno scorso (6686).

"La Reggiana è una fede, lasciando stare i leoni da tastiera che criticano e basta, credo che la maggior parte di loro sia orgogliosa di noi e ci voglia bene. Li ringrazio perché ci fanno sentire il loro affetto, per me la soddisfazione più bella è vedere l’accoglienza che riservano ad Amadei: una persona da rispettare e a cui volere un gran bene".

Lei ha sempre avuto un occhio di riguardo, oltre che la delega ufficiale, al settore giovanile: che effetto le fa vedere dei ragazzi come Motta e Cavallini esordire in Coppa Italia con quella personalità?

"È un grande orgoglio. Motta già l’anno scorso ha fatto una stagione strepitosa, sapevamo che era un predestinato e sono stati bravi Amaranti e Vecchi a scoprire il ragazzo e a lavorare per il riscatto con l’ok del ds Pizzimenti. Stessa cosa per Cavallini che abbiamo mandato alla Folgore Caratese per fare esperienza. Oltre a lui c’è anche Tessitori e alcuni altri ragazzi: stiamo facendo tante operazioni così".

Ma alla fine come dev’essere la Reggiana di quest’anno? Ci trovi un aggettivo.

"Combattiva, con stesso lo spirito della nostra tifoseria".