Di fatto è l’unico reparto che non ha cambiato faccia rispetto alla scorsa stagione, nel rispetto dell’intento di continuità annunciato. Il centrocampo è stato pure l’anima del Bologna di Thiago Motta capace dell’impresa Champions. Peccato che tra infortuni recenti e del passato, e Olimpiadi, si presenti al pronti via della stagione con i giocatori contati: anche per questo non si scarta l’idea di un rinforzo in arrivo all’ultima curva del mercato, lista permettendo. Il centrocampo rossoblù è garanzia di continuità: da capire se saprà far propri i dettami di Italiano con la velocità, l’efficienza e il rendimento avuti nella precedente gestione: sette elementi per tre posti dovrebbero garantire numericamente rotazioni all’interno di una stagione da tre impegni a settimana. Da Freuler a Aebischer, da Fabbian a Urbanski, fino a Moro, El Azzouzi e Ferguson: c’è varietà, con mediani, interni, mezzali, guastatori, elementi di qualità e di quantità, di esperienza e giovani in ascesa.
Manca un trequartista puro, per dirla tutta. Ma soprattutto è l’emergenza a creare problemi in vista dell’inizio di stagione. Perché Ferguson, capitano e goleador aggiunto, rientrerà solo tra settembre e ottobre dall’operazione al ginocchio sostenuta ad aprile, dopo aver completato la rieducazione: da capire se e di quanto tempo necessiterà per tornare se stesso. Urbanski ha saltato buona parte della preparazione per una tendinopatia al ginocchio, stesso discorso vale per Aebischer, incappato a fine luglio in una lesione muscolare che lo ha restituito a Italiano soltanto a Ferragosto, ed El Azzouzi, reduce dalle Olimpiadi ancora acciaccato. Non solo: per Oussama suonano pure le sirene del Feyenoord e qualora dovesse arrivare un’offerta una volta che il marocchino di passaporto olandese tornerà dalle olimpiadi, potrebbe aprirsi un bivio che porti all’adeguamento e rinnovo del contratto o alla cessione.
Nell’attesa una cosa è certa: domani con l’Udinese, Italiano si ritrova a pieno regime solo Moro, Freuler e Fabbian, oltre ai baby della Primavera. Il reparto che è stato valore aggiunto della scorsa stagione non solo è chiamato a confermarsi, ma a crescere: nell’ultima stagione il reparto ha inciso con 15 gol e 12 assist, ma El Azzouzi (2 gol e 2 assist) è un 2001, Fabbian (5 gol e 2 assist) e Urbanski (1 assist) 2003 e 2004 e quindi i margini non mancano.
Mancano i pezzi, la coperta è corta. Questo sì: per Italiano sarà fondamentali recuperarli il prima possibile e soprattutto al meglio, perché l’equilibrio passa dalla anche se non soprattutto dalla mediana.