Estate lunga e intensa quella vissuta dalla Fermana dopo la retrocessione in serie D al termine di un’annata di C che nel finale aveva quasi "illuso" la piazza che il miracolo salvezza potesse arrivare. Un’estate che è iniziata con la notizia del -2 in classifica da scontare quest’anno per un’irregolarità di natura amministrativa e che poi è continuata con un occhio alle scadenze federali e con l’altro alle vicende societarie. Rispettata la scadenza del 10 luglio per i pagamenti delle mensilità dello scorso anno da parte della famiglia Simoni e via libera due giorni dopo all’iscrizione alla serie D.
Ma nulla era scontato perché nel frattempo in società gli scossoni erano decisamente importanti, con interlocuzioni e trattative che continuavano spedite. Dal gruppo di imprenditori locali guidati dal consulente Alessandro Ciucani, passando all’imprenditore campano Nicola Di Matteo (interessato alla Fermana anche l’estate precedente, alla fine ha virato sul Chieti) i confronti continuavano a ritmo serrato. Sullo sfondo la necessità anche di portare in porto la questione del concordato con l’erario per l’abbattimento del pesante debito (alcuni milioni di euro) accumulato nel corso degli anni. Non quella che si può definire un’estate semplice per il popolo canarino che comunque ha ancora una volta saputo dimostrare di avere coronarie d’acciaio e nervi ben saldi. Alle trattative che non si concretizzano sullo sfondo arriva, proprio nei primi giorni di agosto, la holding Fabriani Group che sembra decisa a prendere in mano definitivamente la situazione. Incontri che si ripetono per giorni nella sede di Civitanova con Gianfilippo Simoni e con uomini a lui vicini. L’accordo sembra a un passo ma la situazione inizia a scricchiolare dopo un faccia a faccia, avvenuto fuori dalla sede di viale Trento. Il comunicato delle ore successive diffuso dalla stessa Fabriani mette fine alla trattativa di acquisizione e dunque sembra dover ripartire da capo. E invece qualcosa si era mosso da tempo con l’amministrazione comunale a lavorare dietro le quinte per tessere la tela.
Il 12 agosto è la giornata chiave con l’arrivo del nuovo direttore generale Federico Ruggeri e con Michele Paolucci nuovo direttore sportivo (ex calciatore della Civitanovese, un passato anche alla Juventus), sostenuti alle spalle da imprenditori locali che hanno accettato di sostenere la causa rimanendo, almeno fino alla definizione piena del concordato, nell’ombra.
"Forze fresche" come sono state definite dalla famiglia Simoni che resta la proprietaria del club, affiancata da alcuni dirigenti e figure tecniche già in organico lo scorso anno quali il direttore amministrativo Marco Catalano e il responsabile della logistica Walter Matacotta, ma anche con altri collaboratori non confermati dopo diverse stagioni al servizio della Fermana. Un restyling in piena regola nel segno della "fermanità" e dello spirito fermano. In panchina scelta fatta con Ruben Dario Bolzan, uno che ha guidato per due stagioni la Fermana con fascia da capitano al braccio e proprio nel periodo della ripartenza dai dilettanti post 2006.
Squadra in pratica da rifare da capo e in pochissimi giorni. Via agli allenamenti post Ferragosto, già in campo per il preliminare di Coppa Italia e dunque arrivi a raffica per farsi trovare pronti con una base under proveniente dalla Primavera della passata stagione. Si cambia anche nel settore giovanile con l’accordo-affiliazione con l’Afc Fermo, il settore giovanile più strutturato della città di Fermo a guidare la ripartenza. Nuovo in pratica anche tutto lo staff tecnico e la squadra. I nomi di riferimento sono l’ex Vigor Marco Romizi, subito capitano, l’attaccante esterno Luigi Palumbo (anche ex Samb) e l’esterno Daniele Ferretti dalla Recanatese. In mediana c’è il ritorno a casa (lui è un fermano doc) di Edoardo Bartoli dal Chieti. Confermati dalla serie C Tommaso Fontana e Stefano Palmucci. Negli ultimi giorni di mercato sono arrivati il centrale Francesco Karkalis, il centrocampista Pietro Valsecchi e in attacco Andrea Bianchimano. A corollario tantissimi under e una squadra in cerca di certezze nel 4-3-3.