Dimmi com’è giocare con lo scudetto sul petto

La Primavera di Bigica l’anno scorso ha centrato un’impresa storica. La sfida è ripetersi con una squadra nuova e tutti gli occhi addosso

Dimmi com’è giocare con lo scudetto sul petto

I ragazzi della Primavera neroverde impegnati in amichevole

Che effetto fa vedere uno scudetto sulle maglie dei neroverdi? Lo scopriremo presto perché il tricolore, almeno per questa stagione, se lo metteranno addosso, quando andranno in campo, i ragazzi della Primavera del Sassuolo.

Che se l’anno scorso ha centrato un’impresa storica, conquistando il primo scudetto della sua storia in coda ad un playoff perfetto, quest’anno prova a difenderlo. Non più outsider: i ragazzi di Emiliano Bigica – che comincia la sua quinta stagione a Sassuolo – sono diventati ‘grandi’, e tocca a loro confermarsi tali andando oltre i mille impegni di una stagione intensissima che li vedrà anche debuttare in Europa.

Dopo la ‘prima’ di campionato a Verona, infatti, martedì al Mapei Stadium c’è il primo dentro-fuori, ovvero la sfida di Supercoppa contro la Fiorentina, poi il campionato continua e, in attesa che prendano forma Youth League – si comincia ad ottobre, il sorteggio il prossimo 3 settembre – e la Coppa Italia (il Sassuolo entra dai quarti, a gennaio) i neroverdi avranno il loro daffare a difendere il tricolore conquistato l’anno scorso.

Anche per questo, forse, Bigica ha concesso ai suoi poco più di un mese di vacanza: a fine maggio la vittoria sulla Roma che ha laureato il Sassuolo campione, l’8 luglio il primo allenamento, cui sono seguiti il ritiro a Ronzone e le amichevoli che hanno cominciato a dare forma compiuta ad un gruppo giocoforza rinnovato. Qualcosa le amichevoli lo hanno suggerito, altro lo dirà una stagione tanto intrigante quanto insidiosa, dal momento che novità con le quali confrontarsi, per i ragazzi di Bigica, non mancano.

Il Primavera 1, infatti, nel frattempo ha cambiato ‘format’ e parte del regolamento: ha alzato il limite di età diventando un ‘under 20’ che ammette quindi anche i 2005 e ha ‘allargato’ il parterre fino a 20 squadre. Necessario cambiasse anche il Sassuolo, allora, che qualcuno dei protagonisti della stagione scorsa ha inevitabilmente perso (Falasca, Cinquegrano, Caragea, per citare i più noti) altri li vedrà salire e scendere tra la prima squadra e quella di Bigica (Knezovic, Leone e Bruno) e altri – Barani, Macchioni, Cardascio, tra gli altri - li ‘arruola’ dall’under 18.

Una trentina – tra quelli presenti la scorsa stagione Parlato, Lopes, Vedovati - gli effettivi con i quali Bigica ha cominciato la stagione, ‘asciugando’ via via un gruppo che prenderà forma compiuta e definita solo tra una decina di giorni, una volta che il mercato chiuso chiarirà anche i destini dei giocatori che hanno fatto la spola con la prima squadra ma sono ancora ‘in età’ per il ‘Primavera 1’. Dove li aspettano sia Bigica che una stagione che vede il Sassuolo ripartire da se stesso.

Per stupire ancora, se possibile, anche se un conto è cominciare da ousider e vincere ‘di rincorsa’ come hanno fatto la stagione scorsa i babies di Bigica, un altro sorprendere quando hai tutte le luci accese addosso, quattro competizioni cui partecipare e, soprattutto, quello scudetto sulla maglia per scucirti di dosso il quale, prevedibilmente, ci sarà la fila.

Il tutto con una squadra ‘nuova’ e con la supervisione di un Responsabile del settore giovanile altrettanto ‘nuovo’, ovvero Angelo Carbone, arrivato in neroverde dal Milan, dove ha ricoperto lo stesso incarico dal 2019 alla stagione scorsa, per sostituire Francesco Palmieri.

Stefano Fogliani