MASSIMO VITALI
Calcio

Cambiaghi è già in palla. Ma dietro si balla un po’

Dal ritiro di Valles al successo nel trofeo di Mallorca: trenta giorni di tanto lavoro. Dopo l’addio di Motta, il gruppo deve metabolizzare le idee di mister Italiano.

Cambiaghi è già in palla. Ma dietro si balla un po’

Dal ritiro di Valles al successo nel trofeo di Mallorca: trenta giorni di tanto lavoro. Dopo l’addio di Motta, il gruppo deve metabolizzare le idee di mister Italiano.

Da Valles a Mallorca il viaggio è stato breve, ma intenso. Con un protagonista assoluto: Santiago Castro. E molti personaggi, vecchi e nuovi, in cerca d’autore, nonché del calcio di Vincenzo Italiano. Il precampionato rossoblù è la fotografia di un gruppo che ha perso le vecchie certezze targate Thiago Motta e ha un po’ faticato a trovare le nuove, legate alla filosofia del tecnico siciliano.

A Valles è il 24 luglio quando, al terzo giorno di ritiro in Val Pusteria, un Bologna rimaneggiatissimo, che ancora aspetta molti reduci dall’Europeo di Germania e ha già cominciato a riempire l’infermeria, regola per 2-0 la squadra di Eccellenza del Bressanone con i gol di Byar e Fabbian. Idee poche e confuse, ma succede quando le gambe sono appesantite dai carichi di lavoro.

Va già meglio tre giorni dopo, il 27 luglio, con i rossoblù che asfaltano il Caldiero, neo promosso in Lega Pro. E qui entra in scena Castro, uomo-copertina dell’estate rossoblù. ‘Santi’ attacca la porta, fa a sportellate coi difensori e non si nasconde dietro a un dito nel raccogliere il testimone della pesante eredità di Zirkzee. Col Caldiero (5-0) l’argentino firma una doppietta e il tabellino lo sporcano anche Orsolini, Posch e l’ultimo arrivato Dallinga, l’attaccante olandese acquistato dal Tolosa e subito messo in campo a poche ore dallo sbarco in ritiro.

A Bressanone, il 31 luglio, comincia ad alzarsi il livello e contro l’Asteras Tripolis, squadra della serie A greca, il 3-3 finale evidenzia un Bologna a due facce: scoppiettante nella fase offensiva (vanno a segno il solito Castro, Cambiaghi e Orsolini), ma più che rivedibile in difesa, dove la linea alta imposta da Italiano produce tracce di difficile assimilazione. Impressione confermata in modo ancora più eclatante nel triangolare di Bolzano del 3 agosto, con i rossoblù travolti (0-4) nei sessanta minuti col Bochum e vittoriosi (1-0, gol del neo acquisto Erlic) coi padroni di casa del Sudtirol.

La tappa del Druso fa scattare un campanello d’allarme sul ritardo di condizione di un gruppo che ancora attende puntelli preziosi dal mercato.

Per questo il viaggio a Mallorca, il 10 agosto, contro una squadra ai nastri di partenza della Liga, ha un non so che di balsamico: 1-1 nei novanta minuti regolamentari, con Castro ancora a segno, e la vittoria finale del trofeo ‘Città di Palma’ dopo la roulette dei rigori. Luci e ombre insomma. E adesso, finalmente, si alza il sipario.