È un’Araba Fenice versione 4.0: l’Ancona risorge dalle sue ceneri per la quarta volta, dopo l’ennesimo fallimento sportivo che ha segnato l’ultima, drammatica estate vissuta in città con ansia e trepidazione. Lo scorso 4 giugno, infatti, non provvedendo al pagamento degli stipendi dei propri tesserati relativi ai mesi di marzo e aprile, l’Us Ancona è andata incontro all’esclusione dal campionato di serie C. Nel successivo mese è successo di tutto, a cominciare da una manifestazione pubblica in cui la tifoseria ha espresso con forza e altrettanta compostezza tutta la propria rabbia. Il testimone lo ha raccolto il sindaco del capoluogo delle Marche, Daniele Silvetti, che si è fatto carico di intraprendere un percorso a ostacoli per iscrivere una nuova società al campionato di serie D, mentre l’Us Ancona, priva di titolo sportivo per partecipare a qualsivoglia campionato che non sia la terza categoria, è stata veduta da Tony Tiong a Francesco Agnello, una strada apparentemente senza sbocco, che ha convinto il sindaco di Ancona a procedere per il proprio percorso, sostenuto dalla Federcalcio.
Così il 4 luglio la nuova Ssc Ancona del presidente Gianluca Brilli e dei soci Massimiliano Polci e Stefano Marconi ha cominciato l’iter per l’iscrizione alla D con il versamento a fondo perduto alla Figc, come previsto dall’articolo 52 delle Noif. Poi fideiussione e tutto il resto, e conseguente iscrizione in soprannumero. Mentre nel contempo, a garanzia futura delle migliori intenzioni del progetto, sono arrivati alla guida della società e della squadra, chiamati dal sindaco Salvetti, Vincenzo Guerini, allenatore della prima promozione in serie A nel 1992, nel ruolo di responsabile dell’area tecnica, e il capitano di allora, Massimo Gadda, nel ruolo di allenatore. Con loro il direttore generale Francesco Ancarani e il direttore sportivo Pietro Tamai.
Lunedì 5 agosto, in notevole ritardo rispetto a tante altre concorrenti, ma con tanta voglia di recuperare in fretta il gap, è cominciata la preparazione della nuova Ancona. Un mix di giocatori esperti, molti dei quali ben conosciuti da mister Gadda, e di giovani promesse. Dodici gli over a disposizione del tecnico, che sono il bomber Antonio Martiniello, i difensori Filippo Boccardi, Roberto Codromaz, Enrico Rovinelli e Niccolò Bellucci, i centrocampisti Cristian Pecci, Aziz Sare, Alessio Gulinatti e Matteo Alluci, i trequartisti Luca Belcastro e Boubacarr Sambou e il mediano, ex Fermana, Jacopo Gianelli. Gli altri tutti under di belle speranze, compresi diversi ex Primavera Us Ancona: ci sono il portiere Mattia Bianchi in prestito dall’Atalanta, l’attaccante Nicolò Amadori in prestito dal Cesena, il difensore Valent Savor in prestito dal Koper (serie A slovena), e poi numerosi esterni che stanno ben impressionando. Gadda sembra volersi affidare al modulo 3-5-2 che finora gli ha garantito sicurezza e solidità in mezzo al campo e che può essere alternato a un 3-4-1-2 più offensivo, anche a partita in corso. La prime uscite, pur considerando il ritardo nella preparazione, hanno messo in mostra una squadra che, seppur completamente nuova, sembra aver digerito in fretta le indicazioni fondamentali del gioco del mister e sembra avere anche una buona predisposizione offensiva.
Anche se la strada è lunga. Gli obiettivi della società sono quelli di fare un buon campionato ma soprattutto, almeno in questo primo di vita della nuova società, strutturarsi nel modo migliore, magari anche con l’ingresso di nuovi soci, per affrontare il futuro con la giusta solidità. L’ultimo aspetto, non per importanza, è quello che riguarda la tifoseria, una fiducia da riconquistare con protagonisti rinnovati, dopo la rabbia e la delusione di un’estate che non sarà mai dimenticata.