GIOVANNI DI CAPRIO
Bologna Top Ten

La prorettrice Tondelli: "L’Alma Mater è attrattiva. Ma il caro-affitti pesa"

La vicaria di Molari: "L’Unibo si impegna con contributi e un piano edilizio. Però va trovata una soluzione complessiva. Anche il costo della vita incide". Preoccupa la sicurezza: "Presidiamo con le nostre iniziative le zone più isolate". .

La prorettrice. Simona Tondelli, vicaria del rettore Giovanni Molari

La prorettrice. Simona Tondelli, vicaria del rettore Giovanni Molari

di Giovanni Di Caprio

Fuorisede, affitti, sicurezza e costo della vita in aumento. In quattro punti chiave si racchiude il pensiero di Simona Tondelli, vicaria del Rettore dell’Alma Mater, per quanto riguarda i dati bolognesi della classifica del Sole24Ore sulla qualità della vita nelle città italiane.

Bologna è una città viva e per giovani. Buona parte vien da pensare derivi proprio dagli studenti.

"Credo che questo risultato sia frutto della forte attrattività dell’Università agli occhi del resto del mondo e del territorio regionale. Ad esempio, solo nel campus bolognese, abbiamo 70mila iscritti, di cui il 20% sono residenti nell’area metropolitana. Il restante 80% è fuorisede o Erasmus"

Avete notato un calo di fuorisede in relazione all’aumento del costo della vita?

"Sì, è vero che negli ultimi anni abbiamo notato una diminuzione degli studenti provenienti dalla regione per un aumento generale dei costi. Su questo stiamo facendo numerosi interventi di sostegno allo studio, ma il trend è negativo ed è dovuto a una minore possibilità di sostenere un costo della vita così alto".

A livello europeo, secondo lei, come si posiziona Bologna su questo tema?

"La città ha una buona vivibilità, ci sono aspetti da migliorare ma credo che in questo l’Università costituisca un valore aggiunto, nel tentativo di contribuire a una visione sempre più aperta verso l’estero".

Ad esempio?

"Preoccupano i dati sulla sicurezza. La nostra percezione conferma i numeri che vedono Bologna come sesta città su 107 province nell’indice generale della criminalità. Non solo in centro storico, anche nelle nostre sedi periferiche sono aumentati gli episodi di furto e aggressione. Attraverso le nostre iniziative miriamo a tenere sempre presidiate da studenti le zone dove spesso di sera non passeggia nessuno. In tal senso, avvieremo presto un progetto con il quartiere Navile volto a coinvolgere i giovani e la comunità".

La città è al decimo posto per qualità della vita delle donne, è al primo posto per le laureate ogni 1.000 abitanti (31,5%) e seconda in Italia per tasso di occupazione femminile (73,8%).

"Noi laureiamo circa il 57% di donne ed è un risultato che cerchiamo di far crescere. Lavoriamo molto sull’orientamento in ingresso in facoltà spesso considerate per uomini, come possono essere quelle Stem".

Il prezzo medio degli affitti è in aumento del 5,3%.

"Il calo dei fuorisede è imputabile al caro affitti e alla bassa offerta di case rispetto alla domanda. Ad esempio, anche chi ha disponibilità economica fa fatica a trovare un alloggio".

Come si sta muovendo Unibo per contrastare questo problema spinoso?

"Contributi-affitto per dare sostegno ai redditi più bassi e un piano di investimento edilizio per incrementare la disponibilità di posti letto a Bologna, dai 1.818 posti attuali agli oltre 2.500 entro il 2028. Un impegno importante dal punto di vista economico, è chiaro che bisogna trovare una soluzione".

Può essere utile una collaborazione con le istituzioni?

"Serve anche in merito al trasporto pubblico. Vanno aiutati gli studenti che cercano soluzioni più distanti dal centro".

Le startup innovative ogni 1000 società sono in calo dell’11,1%. Tuttavia, in Lavoro e Affari, Bologna è al quarto posto. Quanto incide l’Ateneo nel lancio di nuove imprese? "L’obiettivo è promuovere la giovane imprenditorialità per migliorare l’occupazione post-laurea".