Gli artigiani di Cna: "Il 2025 anno strategico. Scatto sulle infrastrutture"

Il presidente Antonio Gramuglia mette in fila le priorità della sua categoria "Bologna tiene, ma l’anno appena concluso è stato duro per le imprese. Bisogna accelerare sulla realizzazione di Passante di mezzo e Porrettana".

Antonio Gramuglia, presidente di Cna Bologna

Antonio Gramuglia, presidente di Cna Bologna

Presidente Antonio Gramuglia, la classifica del Sole 24 Ore consegna una Bologna capace di restare nella top ten, prima tra le grandi aree metropolitane. Che anno è stato questo, dal punto di vista degli associati Cna?

"È positivo che Bologna sia rimasta nella top ten ed il merito va anche agli artigiani e alle piccole imprese. Ma il 2024 è stato un anno molto complicato per le nostre aziende, in particolare per quelle della produzione meccanica e dell’edilizia, settori strategici per tutta l’economia. Con un paradosso".

Che cosa intende?

"Negli anni in cui abbiamo affrontato criticità straordinariamente rilevanti (pandemia, caro energia e materia prima, guerra in Ucraina) la nostra economia aveva tenuto e le aziende avevano dimostrato una straordinaria capacità di resistenza. Nel 2024 purtroppo è avvenuta una forte frenata: oltre il 60% delle aziende che hanno risposto a un nostro sondaggio hanno dichiarato di aver visto calare il proprio fatturato. A livello di indici economici – dalla ricchezza agli affari –, c’è stata una leggera flessione, comune peraltro al territorio regionale dove in particolare l’export ha sofferto".

Che prospettive hanno le vostro imprese sul 2025? Quali i punti di forza e quelli, invece, su cui lavorare?

"Dal nostro Osservatorio risulta che le previsioni per il 2025 non siano particolarmente ottimistiche. Le imprese segnalano un calo di ordini in particolare dai loro

clienti storici, una frenata sugli investimenti e il 64% prevede dunque un calo del fatturato almeno nei primi mesi di quest’anno. Il 2025 sarà un anno strategico, le imprese dovranno affrontare sfide importanti, ma non tutto è negativo, vediamo anche opportunità, ad esempio nella transizione ecologica che deve diventare un volano di crescita. Cna sarà al fianco delle aziende offrendo servizi per accedere a finanziamenti e migliorare la digitalizzazione. Ci batteremo sia in sede nazionale che locale affinchè vengano individuate risorse, opportunità, incentivi, misure di sostegno e defiscalizzazioni per le imprese più piccole, soprattutto quelle di prossimità".

In città, il 2025 sarà un altro anno pesante di cantieri, tram in primis. I riflessi sul traffico sono pesanti, soprattutto per imprese individuali (penso a idraulici, pronto intervento, fornitori). Cosa fare?

"Cna è sempre favorevole alle infrastrutture, ma è chiaro che l’impatto dei cantieri è stato e sarà durissimo per la mobilità. Chiediamo dunque che i lavori vengano realizzati nel minor tempo possibile, che esista un’alternativa valida ogni volta che si chiude una strada, che la cartellonistica sia più efficace e che vengano previsti ristori consistenti per le aziende maggiormente penalizzate".

Come giudicate il primo anno di ’Città 30’ a Bologna?

"Alla fine non è stata la priorità principale, i cantieri sicuramente sono stati molto più impattanti. È positivo che il Comune non abbia avuto un atteggiamento eccessivamente punitivo su questo tema, considerando quanto già devono ‘patire’ quelli che devono affrontare i cantieri".

Tra le infrastrutture, il Passante, nonostante le rassicurazioni di Autostrade e governo, sembra in stallo. Inoltre, anche l’Appennino aspetta una soluzione infrastrutturale definitiva. Cosa auspicate per il futuro?

"Per Cna il Passante continua a restare una infrastruttura strategica e ci auguriamo che Governo e Comune trovino un’intesa per portarlo a compimento. Cna si è molto battuta per una bretella che colleghi le valli del Reno e del Setta: risolvere i problemi della Porrettana è strategico per tutta l’area metropolitana. Continueremo a batterci anche quest’anno".

a.bo.