L’impatto del cambiamento ambientale sulla salute dei minori, il ruolo che il farmacista può avere tutti i giorni nel diffondere la cultura della prevenzione e del benessere, l’effetto dei drivers ambientali sul microbiota intestinale e come le scelte alimentari possono influenzarne la salute.
Sono alcune delle tematiche al centro dell’incontro "One planet, one health: l'impatto del cambiamento ambientale sulla salute dei minori”, promosso da Fondazione Francesca Rava - NPH Italia con la sponsorizzazione non condizionante di Alfasigma, che si è svolto a Cosmofarma a Bologna, fiera dedicata all’Health Care, al Beauty Care e a tutti i servizi legati al mondo della farmacia. Un evento formativo perfettamente in linea con il claim dell’edizione 2023 dell’exhibition “INTERCONNESSIONI SOSTENIBILI” che pone l’attenzione su macrotemi di stringente attualità per il settore della farmacia, come la sostenibilità, il green e l’importanza di stimolare un sistema integrato e digitalizzato.
"Questo importante webinar, sotto il cappello di 'One Planet, One Health' sottolinea come ormai l'ambiente e l'emergenza climatica abbiano un effetto importantissimo anche sulla salute delle persone, soprattutto su quella dei minori - ha spiegato Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione Francesca Rava -. Quindi vogliamo evidenziare queste problematiche e, soprattutto, sottolineare il ruolo centrale del farmacista, vera e propria sentinella del territorio, che ha la possibilità, attraverso una serie di strumenti, di fare degli interventi efficaci e concreti a favore alla tutela della salute della popolazione”.
L’approccio One Health
Durante il corso di formazione si è parlato dell'approccio "One Health" alla salute del microbiota per favorire il benessere delle persone, in particolare bambini e ragazzi, e di come aiutarle a fare scelte giuste e sostenibili per il proprio benessere e per l'ambiente.
Ma questo cosa significa?
La ricetta del benessere in chiave 'One health' è quella di seguire una dieta sana, adeguata ed equilibrata. Aumentare di circa il 50% il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e frutta a guscio e di dimezzare invece il consumo di carni rosse e zuccheri semplici entro il 2050, come proposto dalla Commissione Eat-Lancet.
“Quello che è stato osservato - ha spiegato Lisa Mariotti, nutrizionista pediatrica Dipartimento dell'Infanzia e dell'età Evolutiva dell'Ospedale Sacco di Milano - è che i cambiamenti climatici hanno portato nel tempo a un aumento di specie batteriche che hanno colonizzato parti del territorio che prima invece non costituivano neanche il substrato per la crescita e la sopravvivenza di queste specie microbiche. Questo ha portato a un aumento di quasi il 2,4% di tutti i casi di diarrea nel mondo e quindi anche di patologie gastro-intestinali, causa di una successiva disbiosi intestinale.”
Ecco perché fare le scelte giuste in termini di alimentazione significa fare anche le scelte giuste per il pianeta. E il farmacista è un alleato che può aiutare il paziente quando ha bisogno di migliorare la salute del proprio microbiota, così come il nutrizionista può supportarlo nella scelta di una dieta salutare e sostenibile.
“Il farmacista è una figura professionale presente sul territorio in tantissimi ruoli e in tantissime declinazioni – ha osservato Carolina Carosio, farmacista e presidente nazionale Federazione nazionale associazione giovani farmacisti (Fenagifar) -. Io parlo da farmacista di comunità quindi una farmacista che vive tutti i giorni le sfide del territorio all'interno della farmacia sempre più intesa come hub territoriale. Bisogna innanzitutto conoscere le problematiche e cercare di avere dei comportamenti, noi come singoli cittadini ma anche come professionisti, che possano far maturare una coscienza collettiva. Abbiamo un ruolo strategico verso la salute e dobbiamo cogliere l'occasione per declinare verso scelte consapevoli che guardano inevitabilmente anche alla salute dell'ambiente”, ha aggiunto.