Pubblico e privato insieme per sviluppare il settore

Di questo tema si è parlato anche nel corso del G7 di Pescara.

Pubblico e privato insieme per sviluppare il settore

Si punta a coordinare le attività che vengono svolte per la sostenibilità del settore del caffè, ma anche a creare un fondo pubblico-privato

L’iniziativa pubblico-privata promossa dalla presidenza italiana del G7 per il settore del caffè "è totalmente innovativa" e "ha una rilevanza sia dal punto di vista economico che sociale importantissima: sono più di 25 milioni le piccole aziende che producono caffè nel mondo, e con il supporto di vari organismi internazionali è stato deciso di portare il caffè a un altro livello". Lo ha sottolineato Gerardo Patacconi, direttore delle operazioni dell’International Coffee Organization (Ico) a margine del G7 Sviluppo a Pescara, dove una sessione è stata dedicata alle catene del valore del caffè. "C’è un riconoscimento dell’importanza di investire nel settore del caffè", sul quale "c’è un impatto del cambiamento climatico molto forte. C’è un rischio che una tazzina di caffè possa arrivare anche a 100 dollari se non si agisce sulle piantagioni, circa 5-6 milioni di produttori del caffè non superano la soglia di povertà". "Questa iniziativa porta a fare due cose", ha spiegato Patacconi. "Innanzitutto è utile a coordinare tra i Paesi le attività che vengono svolte per la sostenibilità del settore del caffè, ma anche la creazione di un fondo pubblico-privato. Questo processo, anche attraverso l’Ico, ha portato a interagire i Paesi del G7 con l’industria del caffè mondiale e in particolare in Italia, tra le varie aziende le due leader sono Lavazza e l’Illy che hanno contribuito a creare questa iniziativa", ha sottolineato.