MATTIA GRANDI
il Carlino: 140 anni di storia

Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese: "Dalla piccola impresa ai privati. In prima linea per promuovere la ’democrazia economica’"

Il presidente Gambi illustra la mission dell’istituto, fortemente ancorato alle realtà locali "Come il Carlino, abbiamo saputo innervarci nella comunità comprendendone aspettative e pulsioni".

Il presidente Gambi illustra la mission dell’istituto, fortemente ancorato alle realtà locali "Come il Carlino, abbiamo saputo innervarci nella comunità comprendendone aspettative e pulsioni".

Il presidente Gambi illustra la mission dell’istituto, fortemente ancorato alle realtà locali "Come il Carlino, abbiamo saputo innervarci nella comunità comprendendone aspettative e pulsioni".

Il Resto del Carlino compie 140 anni. Carta e web, quanto è importante un’informazione seria e verificata in un’epoca in cui troppo spesso fake news e notizie lanciate nell’etere senza criterio confondono l’opinione dei lettori?

"Fin dal 1885 la vostra testata si è impegnata a ricercare, presentare ed analizzare i fatti, evitando inutili divagazioni. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, Il Resto del Carlino è stato un punto di riferimento nel panorama regionale e italiano per la capacità di diffondere e commentare le notizie sia internazionali che locali, grazie alle numerose redazioni sparse capillarmente sul territorio".

La Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, come il nostro quotidiano, hanno fatto delle proprie radici e del profondo attaccamento al territorio due preziosi punti di riferimento.

"LA Bcc si caratterizza come banca locale “della comunità” ed ha come mission l’ancoraggio e il sostegno al territorio ed alla sua Base Sociale. Una banca di credito cooperativo si pone a servizio della sua area e non può prescindere dalle esigenze della sua popolazione di riferimento e dei suoi stakeholder. Allo stesso modo Il Resto del Carlino ha creato una serie di redazioni territoriali, con cui ha presidiato le differenti comunità, divenendone una voce critica ed un osservatore privilegiato".

Un altro punto in comune tra le due realtà è senza dubbio la storia secolare. Qual è, dal vostro punto di vista, il segreto di questa longevità?

"La caratteristica principale delle banche di credito cooperativo è quella di essere società cooperative, mutualistiche e locali, caratterizzate da una democrazia economica. Le Casse Rurali trovano la loro origine verso la fine del 1800, a partire da piccoli agricoltori ed artigiani che hanno sostenuto l’economia dei paesi in cui operavano. La nostra Banca origina dalle Casse di Lugo e Russi, nate nel 1898 ed ha sempre avuto una funzione di lievito dell’economia del territorio accompagnando persone e imprese nello svolgere della loro vita. Un obiettivo simile è stato quello del Resto del Carlino, che si è innervato e diffuso nelle comunità, esprimendone le aspettative e le pulsioni".

Oltre un secolo di vita ma la capacità di restare al passo coi tempi raccogliendo le sfide, in ambito bancario, che negli ultimi anni hanno rivoluzionato il comparto.

"La nostra Banca, assieme alle altre Casse Rurali, ha accompagnato nel tempo i profondi mutamenti nel settore, contribuendo a fondare ed organizzare un sistema a rete, articolato sui livelli locali, regionali e nazionali (basti pensare a Federcasse e a Iccrea Banca). La Bcc ha poi aderito nel 2019 al nuovo Gruppo Bancario Iccrea, che ha assunto una dimensione anche europea. La stessa cosa si può dire anche del Gruppo Monti-Riffeser, che ha ampliato la sua diffusione, creando alla fine del secolo scorso la rete QN -Quotidiano Nazionale, in cui sono stati messi in sinergia Il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno".

Tra i vostri punti di forza c’è, senza dubbio, la capacità di intercettare i bisogni e le necessità dei giovani e delle nuove generazioni. Un valore aggiunto in ottica futura.

"La Bcc sta divenendo sempre più un punto di attrazione anche per i giovani. Nella nostra base sociale, ad esempio, sono entrati di recente oltre 1000 giovani; inoltre nelle ammissioni a socio si è raggiunta la parità di genere, registrando l’ingresso di oltre 2.400 donne. Negli ultimi anni sono stati assunti più di cento giovani. Per noi è importante, anche in ottica futura, intercettare e dare risposte alle necessità delle giovani generazioni. Ricordiamo, a questo proposito, il servizio svolto dalla Banca Digitale, che ci permette di attrarre i clienti delle fasce giovanili, in modo coerente con l’evoluzione sociale".

Iniziative in rampa di lancio sul territorio?

"Sono appena partiti gli incontri informativi zonali con i soci delle sei aree territoriali, a questi si affiancherà anche un ultimo appuntamento, in forma di webinar. La Bcc, unitamente alla Fondazione Giovanni Dalle Fabbriche – Multifor ETS, ha, inoltre, appena avviato un bando per l’assegnazione di Borse di studio e di ricerca, oltre a borse di tirocinio-lavoro, che coinvolgerà decine di giovani, dalle scuole secondarie superiori fino ai ricercatori universitari. Il 3 maggio si svolgerà l’Assemblea della Bcc e poi partirà tutto il nuovo calendario delle manifestazioni e degli eventi sociali, che si completerà in estate per mantenere sempre vivo il dialogo tra soci e cooperativa".