Jacobs e Tamberi festeggiano le due medaglie d'oro alle Olimpiadi di Tokyo
La più grande impresa dell’atletica leggera italiana si compie nel giro di 16 minuti. Prima Gimbo vola a 2,37, poi Marcell sfreccia a 9“80. Due medaglie d’oro nel salto in alto e nei cento metri piani, la gara regina. Le Olimpiadi di Tokyo si tingono di azzurro e quel 1° agosto 2021 resterà per sempre scolpito nella memoria di tutti gli italiani, che per la prima volta possono festeggiare una (doppia) vittoria tanto emozionante quanto incredibile. Gianmarco Tamberi, l’estroso marchigiano che nei momenti decisivi sa essere spietato, e Marcell Jacobs, il ragazzo nato El Paso da padre texano e mamma italiana, cresciuto a Desenzano sul Garda. Sono loro i protagonisti di questa storia che è già leggenda. Alle Olimpiadi giapponesi, rinviate di un anno per il Covid e vissute senza il pubblico sugli spalti, l’Italia fino a quel momento ha vinto tante medaglie, ma mancano gli acuti, soprattutto d’oro. Poi arriva il 1° agosto. Gimbo sale fino a 2,37 e divide il primato ex aequo con l’amico Mutaz Barshim. È il primo trionfo. Tamberi piange per un successo che insegue da tanti anni. Pochi metri più in là, Marcell sta per iniziare. “Vedere la vittoria di Gimbo mi ha gasato”, dirà poi. La gara delle gare si svolge in un silenzio surreale: Jacobs è in terza corsia, scatta e tiene tutti dietro con uno strepitoso 9“80. È tutto vero. È l’apoteosi. Il Tricolore sventola nello stadio nazionale del Giappone. E non è ancora finita. L’Italia trionferà anche nella 4x100 con Patta, Jacobs (ancora lui), Desalu e l’incredibile finale di Tortu. Poi arrivano gli ori di Massimo Stano e Antonella Palmisano nella marcia. Gli azzurri sono sul tetto del mondo.