LORENZO PASTUGLIA
Salute

Tumore al seno, nuovo strumento per il linfonodo sentinella a Reggio Emilia

Donato alla Chirurgia senologica dell’Ausl dall’associazione Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia, con il contributo di Arti Grafiche Reggiane e Lai Spa. In grado di trovare anche le piccole lesioni non palpabili, consentendo di evitare in molti casi gli interventi chirurgici demolitivi

Il sistema donato alla Chirurgia Senologica per l’individuazione del linfonodo sentinella grazie all'associazione Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia, assieme ad Arti Grafiche Reggiane e Lai Spa

Il sistema donato alla Chirurgia Senologica per l’individuazione del linfonodo sentinella grazie all'associazione Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia, assieme ad Arti Grafiche Reggiane e Lai Spa

Reggio Emilia, 31 gennaio 2025 — Un sistema magnetico di ultima generazione, utile per l’individuazione del linfonodo sentinella, è stato donato alla Chirurgia Senologica. Il regalo è stato fatto dall’Associazione “Vittorio Lodini per la Ricerca in Chirurgia” con il contributo di Arti Grafiche Reggiane e Lai Spa. In particolare, si tratta del sistema magnetico Sentimag utilizzato per la localizzazione sicura del linfonodo e delle piccole lesioni non palpabili della mammella, che consente così di evitare in molti casi interventi chirurgici demolitivi. Oltre che per la localizzazione delle lesioni, l’apparecchio sarà utile anche per marcare i linfonodi patologici prima dell’inizio della chemioterapia nelle pazienti con tumore al seno.

Come è fatto il sistema magnetico

Il sistema magnetico è costituito dal magnetometro Sentimag, del valore di 45 mila euro, e da due marcatori magnetici: Magseed e Magtrace. Il primo è un semino magnetico che viene posizionato nel linfonodo ascellare metastatico, sotto guida ecografica, prima della chemioterapia o in piccoli noduli mammari. Il secondo è un tracciante magnetico che permette la biopsia del linfonodo sentinella.

I Gruppi dell’Associazione Lodini “Le Amiche del CORE” e “Senonaltro” si sono impegnati all’acquisto della fornitura dei semini Magseed, necessari ad effettuare le prestazioni del Sentimag, per la durata di cinque anni per un valore di altri 45 mila euro. Hanno contribuito al raggiungimento della somma complessiva, necessaria per l’acquisto dell’apparecchiatura, anche il Circolo la Piola di Levizzano, con l’evento “Motori Ruggenti” di Scandiano, il Golf Club Matilde di Canossa, il vivaio Canalini di Salvaterra e REmax.

Un sistema anti-materiali radioattivi

Per il presidente dell’Associazione Lodini, il dottor Guglielmo Ferrari, già Direttore della Chirurgia Senologica, i vantaggi sono “un sistema magnetico che non utilizzando materiali radioattivi, a differenza di quello che viene fatto abitualmente — commenta — permette al radiologo senologo di inserire sotto guida ecografica o mammografica un seme magnetico in un piccolo nodulo mammario e un liquido magnetico che migra in ascella, anche molto tempo prima dell’intervento. Così si favorisce una migliore programmazione delle cure e un’assoluta precisione intra-operatoria”. E ancora: “Il più grande vantaggio – conclude Ferrari – è la possibilità di posizionare il seme magnetico in un linfonodo metastatico prima della chemioterapia, al giorno d’oggi sempre più efficace e personalizzata. Alla fine della terapia si può verificare se il linfonodo interessato abbia riacquistato la sua normalità e, in questi casi, si può evitare l’intervento chirurgico più aggressivo che implica lo svuotamento ascellare e tutte le possibili complicanze che comporta alla donna, come il linfedema del braccio”. Per il dottor Eugenio Cenini, Direttore facente funzione della Chirurgia Senologica, la nuova dotazione tecnologica “ci permette di garantire uno standard ancora più elevato nel trattamento chirurgico e diagnostico a livello senologico, migliorando l’assistenza alle donne affette da tumore alla mammella — il suo pensiero — Con tutto lo staff ringraziamo Associazione Lodini e coloro che hanno contribuito a questa importante donazione, che ci consente una chirurgia sempre più precisa e meno invasiva, evitando molti interventi demolitivi con grande beneficio per le pazienti”. Erano presenti alla donazione il Direttore Amministrativo dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia, Davide Fornaciari e il Direttore del Presidio Ospedaliero Santa Maria Nuova, Giorgio Mazzi, che hanno ringraziato di cuore la Lodini e tutti i donatori.