OTTAVIA FIRMANI
Salute

Si lacerano le mani sul lavoro: 2 interventi delicati a Torrette

I chirurghi hanno salvato la mano di un 79enne lesionata da una motosega e operato quella di un 20enne finita in un'impastatrice

Il prefessor Michele Riccio con Pasquale Gravina e Francesco De Francesco

Il prefessor Michele Riccio con Pasquale Gravina e Francesco De Francesco

Ancona, 5 aprile 2025 – Uno ha la mano lacerata da una motosega, l’altro da un’impastatrice. Hanno 79 e 20 anni, e temono di non poter mai più tornare alla vita di prima. Poi, i due interventi a Torrette.  

Due interventi d'emergenza a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, il primo di chirurgia ricostruttiva e il secondo di chirurgia della mano. È così che i chirurghi di Torrette hanno salvato l'arto di un falegname anconetano lesionata da una motosega e operato la mano di un 20enne abruzzese finita in un’impastatrice alimentare.

Due incidenti trattati dall'unità operativa di Chirurgia Ricostruttiva e Chirurgia della Mano dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche diretta dal professor Michele Riccio.

L’incidente del falegname

Stava lavorando e poi, all'improvviso, l'arnese lo ha colpito all'arto sinistro provocando una profonda ferita sull'intero palmo della mano. Il trauma ha riguardato il quarto e quinto dito, mignolo e anulare, praticamente staccati. Dopo essere arrivato in emergenza al pronto soccorso dell'ospedale di Torrette, il falegname 79enne è subito entrato in sala operatoria per un intervento che nel complesso è durato 5 ore. “È stato rivascolarizzato l'arto, in particolare le due dita più compromesse, altrimenti non ci sarebbe stata alcuna alternativa all'amputazione. La motosega aveva provocato lesioni arteriose, venose e tendinee e l'intervento chirurgico ha dovuto seguire il suo iter ricostruttivo, portato a compimento. Dopo la sutura dei tendini e dei nervi il paziente è stato risvegliato e portato in reparto dove ha seguito le terapie necessarie nei cinque giorni successivi fino alle dimissioni, il 31 marzo scorso” fanno sapere dal reparto. 

A effettuare il delicato intervento chirurgico sono stati il dottor Alexander Neuendorf e il collega Pasquale Gravina, insieme alle anestesiste Sandra Reschini e Mariella Donati e al resto del personale di sala. Il paziente ora sarà seguito dall'équipe del reparto diretto dal professor Michele Riccio e dovrà effettuare un lungo periodo di fisioterapia.

Il risultato finale, tuttavia, è aver salvato l'arto del falegname anconetano e nel suo caso l'esito è doppiamente importante in quanto l'uomo era già stato operato per ben due volte alle mani in passato, nel 2009 e nel 2014.

L’incidente con l’impastatrice

Il giovane, invece, stava lavorando con l'impastatrice alimentare all'interno di un'azienda di Vasto quando la mano sinistra è stata agganciata e trascinata dentro gli ingranaggi da un rullo che ha provocato un grave trauma.

Prima il trasporto all'ospedale di Chieti per la stabilizzazione, poi il trasferimento all'ospedale di Torrette dove il giovane è subito entrato in sala operatoria.

La mano sembrava completamente persa, ma i chirurghi sono riusciti a salvare almeno il dito pollice.

In questo secondo caso a operare sono stati i chirurghi Pierpaolo Pangrazi, Letizia Senesi e Bruna Manzo oltre all'anestesista Emad Kalagy