112, il numero unico europea di emergenza sbarca in Romagna: quando

Permetterà di richiedere l’intervento simultaneo di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, soccorso sanitario e soccorso in mare: Menarini: “Così verrà migliorata la rapidità di identificazione del luogo dell’evento”

Il numero unico emergenze 112 sbarca in Romagna: le centrali operative al lavoro

Il numero unico emergenze 112 sbarca in Romagna: le centrali operative al lavoro

Rimini, 3 febbraio 2025 - Il Numero unico europeo di emergenza (Nue) 112 sbarca in Romagna. Da domani martedì 4 febbraio anche a Rimini, Forlì e Cesena sarà attivo il Nue di emergenza 112, mentre dal 4 marzo funzionerà nel distretto telefonico di Lugo e dall'1 aprile 2025 nei distretti telefonici di  Ravenna e Faenza. Entro l'1 aprile il 112 sarà attivo su tutto il territorio regionale.

Menarini: “Più facile individuare il tipo di intervento”

Per il direttore della Centrale operativa 118 ed Emergenza territoriale Romagna, Maurizio Menarini, con l'avvio della centrale Nue 112 "verrà migliorata la rapidità di identificazione del luogo dell'evento in cui inviare i mezzi di soccorso, mantenendo operativa la risposta da parte degli infermieri della centrale di risposta Romagna che fornisce elevati standard per l'individuazione del più appropriato intervento di soccorso".

Direttiva dell’Unione europea

Il Nue è il numero di telefono che permette, componendo il 112, di richiedere l'intervento della polizia, dei carabinieri, dei vigili del fuoco, del Soccorso sanitario e del Soccorso in mare. La sua introduzione, con tempi diversi sull'intero territorio nazionale, recepisce la direttiva dell'Unione europea per armonizzare i servizi di emergenza e a permettere a chiunque si trovi sul suolo europeo di fare chiamate di emergenza componendo un unico numero di telefono valido in tutti gli Stati membri.

Gli attuali numeri di emergenza rimarranno attivi

Il Nue 112 non sostituisce, ma si affianca e si integra con gli attuali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530), che continuano a restare attivi. I cittadini possono chiamare il 112 per qualsiasi tipo di emergenza oppure continuare a comporre i diversi numeri abituali. La centralizzazione delle chiamate, chiarisce l’Ausl Romagna, "assicura, dal punto di vista organizzativo e operativo, una gestione coordinata e integrata tra le diverse forze coinvolte, la tracciabilità della chiamata, la risposta multilingue e l'accesso alle persone con disabilità, anche dell'udito".

Centrali uniche di risposta 

Il modello organizzativo messo a punto dalla Regione, in collaborazione con il ministero dell'Interno e i vertici delle Forze dell'ordine e dei Servizi di emergenza, prevede che tutte le chiamate ai tradizionali numeri di emergenza nazionali (112, 113, 115, 118 e 1530) siano convogliate e prese in carico dalle due Centrali uniche di risposta (Cur), che sono a Bologna e a Parma, a seconda della provenienza della chiamata.

Cur, come sono organizzati

Ogni Cur prevede 24 postazioni di lavoro, più otto di riserva, sulle quali si alterneranno in più turni un totale di 90 operatori tecnici. Il nuovo sistema di gestione delle chiamate permette alle Cur di ricevere in tempo reale l'identificativo e di localizzare in maniera rapida ed immediata la posizione geografica dell'utente, riducendo il tempo di intervista di chi chiama.