Rovigo 12 maggio 2024. Non è mai stata una partita banale, scontata e anche in questa occasione, nel derby numero 179 tra Rugby Rovigo e Petrarca Padova è stato così. In palio c’era un posto nella finale scudetto, il 2 giugno allo stadio Lanfranchi di Parma, avversario il Viadana che nell’altra semifinale ha battuto 18-16 il Valorugby Emilia. Il Rovigo voleva arrivarci per difendere il tricolore che ha cucito sulle maglie, vinto lo scorso anno proprio in finale contro il Petrarca Padova. I tuttineri di coach Marcato non vincevano gli ultimi 4 derby e, ci sono riusciti in questo, con il consueto finale che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, quando con il risultato di 24-22 per il Petrarca, il Rovigo era a 50 centimetri dalla linea di meta padovana, in percussione da quasi 4’ oltre gli 80 regolamentari. Ma, proprio sul più bello al rossoblù è sfuggito l’ovale dalle mani consentendo al Petrarca di liberare l’area e calciare fuori per il fischio finale che ha mandato in finale il Petrarca Padova. Al Battaglini c’è la consueta aria di festa quando si tratta di partite speciali e anche questa volta Rovigo ha risposto presente: stadio gremito, cori, fumogeni, bandiere e coreografie, e anche da casa, grazie alla diretta su Raisport, si è percepita la grande passione della città per la palla ovale. L’ha vissuta in tribuna anche il citti della nazionale Gonzalo Queseda, accompagnato dal presidente della Fir Marzio Innocenti. Giornata speciale per capitan Mattero Ferro che festeggia le 200 presenze in maglia rossoblù mentre per Edoardo Lubian, rossoblù numero 523, è stata la sua ultima partita. Partita che non inizia nel migliore dei modi per i padroni di casa che al 9’ litigano con l’ovale, Bellini riesce a stoppare un calcio e a recuperare velocemente per la prima marcatura dei tuttineri. Lyle non sbaglia e fissa la trasformazione, 0-7. Al 16’ Petrarca è in touche nei cinque metri di Rovigo, allarga il gioco per Scagnolari, l’ala schiaccia in bandierina la seconda meta per gli ospiti. Lyle è preciso, 0-14. Al 30’ Rovigo risale il campo, azione perfetta di Diederich Ferrario, che gioca veloce l’ovale dalla ruck, riesce a sfuggire alla forte pressione del Petrarca e vola in mezzo ai pali per la prima meta dei rossoblù, riuscendo così a sbloccare il risultato. Dogliani aggiunge i due punti della trasformazione, 7-14. Al 36’ buona azione del Rovigo che non demorde ed inizia ad imporsi sull’avversario, Diederich Ferrario recupera l’ovale, mette il piede sull’acceleratore e con una bella azione personale va a segnare la seconda meta per i ragazzi di coach Lodi. Dogliani converte e porta le due squadre sul 14 a 14. Al 40’ Rovigo libera l’ovale e chiude così il primo tempo con un pareggio, 14 a 14. Seconda frazione che inizia a favore dei rossoblù che al 47’ ottengono un calcio a favore, capitan Ferro e compagni optano per i pali e Dogliani porta a +3 i bersaglieri, 17-14. Al 58’ Petrarca gioca veloce una mischia nei cinque metri dei rossoblù, De Masi riceve il pallone e vola in mezzo ai pali, Lyle converte facilmente, 17-21. Al 67’ calcio a favore per Rovigo, che opta per la touche nei cinque metri dei tuttineri: drive efficace della Rugby Rovigo Delta che con tutta la squadra spinge oltre la linea Cadorini per la meta del sorpasso, Dogliani non converte e i rossoblù si portano a più uno, 22-21. Al 76’ Petrarca risale il campo e ottiene un calcio a favore, Lyle dalla piazzola aggiunge +3, 22-24. Un finale da cardiopalma per tutto il Battaglini, con Rovigo in attacco nei 22 metri degli avversari, giocatori in maglia rossoblù che cercano di avanzare il più possibile: ragazzi di coach Lodi nei cinque metri degli avversari, tentato in tutti i modi di macinare metri ma nell’avanzamento commettono un avanti. Petrarca libera l’ovale fuori dal terreno di gioco e all’84’ i tuttineri si guadagnano un pass per la finale scudetto 2024. “In due situazioni abbiamo regalato dei punti troppo facili al Petrarca, le parole del tecnico del Rovigo Alessandro Lodi. Siamo stati poi bravi a recuperare da un 14-0 e ad andare anche in vantaggio. Questo dimostra quanto questo gruppo siamo cresciuto e sia consistente. Non posso dire nulla ai giocatori, hanno lasciato tutto in campo. Il pubblico vuole vederci vincere, c’era una bellissima atmosfera al Battaglini. Volevamo regalare questa soddisfazione a tutti, al club, ci dispiace davvero molto non aver centrato l’obiettivo. Sono orgoglioso di questo gruppo.” Dall’altra parte coach Andrea Marcato festeggia coi suoi ragazzi un’altra finale, sperando in un esito diverso da quello dello scorso anno.
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