Rovigo, 29 marzo 2024 – La campagna elettorale per le comunali di Rovigo si accende e c’è la terza candidatura ufficiale a sindaco. Alla presenza delle segreterie dei partiti di centrodestra è stata presentata la candidatura a sindaco di Valeria Cittadin. É la terza candidatura dopo quella del sindaco uscente e dimissionario, Edoardo Gaffeo, sostenuto da liste civiche, e quella di Federico Frigato con la sua lista civica Rovigo si ama. Valeria Cittadin è sostenuta dai partiti del centrodestra Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Coraggio Italia. Una conferenza breve a cui erano presenti Valeria Mantovan, presidente provinciale di Fratelli d’Italia, il deputato Piergiorgio Cortelazzo, segretario provinciale di Forza Italia, Alberto Viaro, coordinatore provinciale di Coraggio Italia, deputato Alberto Stefani, segretario regionale della Lega in Veneto e il segretario provinciale della Lega Guglielmo Ferrarese, oltre la candidata Valeria Cittadin.
Chi è Valeria Cittadin
Valeria Cittadin, 58anni, attualmente dirigente scolastica del comprensivo Rovigo 3, laureata di Pedagogia, una consolidata presenza nel mondo sindacale della Cisl. Dopo un iniziale percorso lavorativo come insegnante di scuola primaria prima e poi secondaria, entra nel sindacato ricoprendo il ruolo di segretaria generale della Cisl Scuola Rovigo, quindi nel 2009 diventa segretaria generale della Cisl Rovigo fino al 2013. Nel 2019 entra a far parte della segreteria della Cisl Venezia con delega alle politiche sociosanitarie e del mercato del lavoro. Nel 2022 entra a far parte della segreteria Cisl Veneto.
Cittadin: “Abituata a lavorare in gruppo”
Nella sua prima presentazione Valeria Cittadin, ha voluto ringraziare Fratelli d’Italia, in quanto partito che ha proposto il suo nome, e tutto il centrodestra per il sostegno alla candidatura: “Una responsabilità che va condivisa, non sono abituata a lavorare da sola. Partiremo dall’ascolto, come dovere morale di aprire un dialogo con i cittadini, ma soprattutto l’impegno alla mediazione, alla sintesi, che non sono parolacce, ma un metodo per andare avanti e costruire, per la città e per le frazioni”.