MARIO TOSATTI
Politica

Occhiobello, aumento dell’Imu: è polemica

La sindaca Coizzi: “Misura temporanea, stiamo lavorando per riportarla come prima”. La minoranza: “Comune a rischio default”

una seduta del consiglio comunale

una seduta del consiglio comunale

Occhiobello, 03 giugno 2022 - Non si placa la polemica politica tra di i due fronti. Il capogruppo di minoranza lista ‘Occhiobello per te’, Irene Bononi spiega come: “Il Comune si trova in una situazione di assoluto rischio di default, al quale non si può rispondere pensando di gestire la cantina di casa propria. Da mesi escono voci di difficoltà, sorte a seguito di eredità che questa amministrazione si sarebbe trovata dinnanzi, quali i mutui contratti in passato. Ebbene, noi ci siamo preoccupati di eseguire attente analisi di ciò che era possibile fare per limitare i danni al Comune, ma che l'amministrazione Coizzi non è stata in grado di fare. L’unica cosa chiara che emerge-prosegue Bononi-è che sono arrivati tardi per la rinegoziazione dei mutui, cosa che avrebbe comportato un risparmio di circa un milione di euro per l'anno in corso”.

Nel merito di questo la capogruppo Bononi aggiunge: “Tale occasione poteva essere sfruttata già lo scorso anno (come altri comuni vicini a noi hanno fatto, come ben sa il nostro segretario comunale), ma Occhiobello è rimasta a guardare. Era dovere dei nostri amministratori (e dei loro consulenti) conoscere; in fondo i nostri cittadini li pagano (profumatamente) proprio per quello. L'assessore al bilancio, in particolare, doveva avere ben chiara la situazione, visto che una buona parte dei mutui porta il suo nome. Ma si trincera dietro la giustificazione che la comunicazione sarebbe arrivata tardi”.

Una critica che Bononi rivolge anche al sindaco: “Quasi con le lacrime agli occhi, in consiglio comunale si è adoperata per cercare di spiegare come stia lavorando per sanare gli errori del passato (che tali non sono), senza pensare a spiegare chiaramente gli errori della sua amministrazione. Non vogliamo polemizzare, ma i dati parlano chiaro. In consiglio abbiamo argomentato con numeri, memorie e non chiacchiere. Se si fossero rinegoziati in tempo i mutui, oggi pagheremmo rate dimezzate e molti tagli di bilancio che, inevitabilmente, ricadranno sui cittadini, potevano essere evitati. Inoltre, per cercare di equilibrare un bilancio asfittico, l'amministrazione Coizzi punta su vane speranze, come quella di incassare insoluti delle contravvenzioni per importi mai visti; milioni di euro di evasione che, per miracolo, si crede di poter recuperare, nell'attuale situazione socioeconomica. La cosa è talmente fattibile che neppure la ragioniera del nostro comune, interpellata ad hoc in consiglio comunale, ha creduto di alzarsi per confermarlo. Chiaro segnale preoccupante”.

Sull’aumento dell’IMU per gli immobili in categoria catastale D, Irene Bononi sottoliena: “Peserà sugli immobili produttivi, ancora una volta su quelle categorie che sono state il nostro punto di forza, progresso ed orgoglio per anni ed anni: imprese, industrie, artigiani, commercianti, casa di cura, alberghi. Per non parlare dell’aumento delle rette scolastiche e dei tagli dei contributi alle associazioni, agli eventi. In definitiva, ci è stato sottoposto un bilancio che porta solo avanti nel tempo tutti i problemi: una lenta agonia”. Nel suo intervento la capogruppo di minoranza sull’ipotesi che lo Stato possa accollare i debiti dei comuni commenta:” È l’unica speranza che sembra nutrire l'amministrazione Coizzi, ma non si vive di speranze, c'è bisogno di certezze. Non ci si venga a dire che i problemi li hanno trovati, perché quando sono stati eletti non erano definibili problemi, anzi, erano investimenti eseguiti per la crescita e vivibilità del territorio. Ogni buon padre di famiglia che si trovi dinnanzi a problematiche, non racconta falsità, ma si rimbocca le maniche ed adotta le giuste soluzioni. Invece, qui si sono “persi” una comunicazione che inciderà per più di un milione di euro nelle nostre tasche. Chiedono a noi emendamenti e proposte, ora che hanno ridotto all’osso ogni possibilità? Impensabile. La chiara ed unica conseguenza delle scelte di questa amministrazione alla frutta, è che cittadini ed imprese pagheranno di più, senza avere un ritorno adeguato in termini di servizi ed iniziative, come erano stati abituati. Il sindaco di Occhiobello, Sondra Coizzi, invece, nel merito di queste critiche della minoranza interviene precisando come: “Un bilancio che esce dai soliti schemi perché dopo 8 anni il Governo ci ha imposto di tornare a pagare le rate per i mutui accesi per opere effettuate fino al 2015 dall’amministrazione precedente: circa 1 milione 200mila euro di rata annuale e 800mila euro come parte delle quote dei mutui pagati dal 2016 con la modalità che Cassa Depositi e Prestiti aveva individuato per favorire i comuni del cratere sismico del 2012. Un totale, dunque, di più di 2 milioni di euro da trovare, e subito, nel bilancio. Dal 2012 è stato possibile non pagare le rate del tutto o pagarle in parte, ma mai sono stati accantonati fondi a questo scopo. Dal 2020, anno del primo bilancio della mia amministrazione, l’eredità dei debiti da pagare e la pandemia (cause giudiziarie e ammanchi da tributi non riscossi) hanno costretto a scelte drastiche per permettere e garantire la qualità dei servizi. Anche quest’anno abbiamo deciso di non tagliare i servizi ai cittadini e alle famiglie, tenendo sempre come capisaldi il sostegno a welfare, scuola, protezione sociale e gestione del territorio, obiettivi imprescindibili per una gestione responsabile e oculata del comune. Ove è stato possibile tagliare abbiamo inciso su spese in tutti i capitoli”.

Il primo cittadino di Occhiobello elenca gli interventi in programma: “Nonostante ciò, rafforziamo l'impegno a sostegno delle scuole prevedendo i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza antisismica del plesso di via Bassa (390mila euro), due interventi sulle scuole di via King e via Amendola per un totale di 690mila euro, 60mila euro da investire su viabilità e sicurezza stradale, circa 120mila euro per l'abbattimento di barriere architettoniche sul nostro territorio, un progetto da 5 milioni 350mila euro per la ristrutturazione di edifici di edilizia residenziale pubblica. Interventi tutti da realizzarsi grazie a bandi e finanziamenti per il valore del 100% dell'intervento. Le spese per investimenti varranno quest'anno oltre 8 milioni di euro: le spese correnti saranno circa 12 milioni”.

Sondra Coizzi, inoltre, ricorda come nel corso del 2022 termineranno gli interventi previsti per il progetto ‘Eridania Distretto’, sia dal punto di vista dei lavori pubblici che per le iniziative rivolte ai commercianti del territorio. “Dal lato delle entrate, abbiamo messo a bilancio-prosegue Coizzi-quasi 3 milioni di euro di recupero di imposte e contravvenzioni non pagate, un'attività di molto rallentata negli ultimi due anni a causa della normativa a supporto della situazione emergenziale covid. La necessità però di avere altre entrate, con entità e scadenze certe, ci ha obbligato a intervenire sulle aliquote Imu aumentando per la categoria ‘altri immobili’ e i fabbricati di tipo D: come hanno deciso anche tanti altri comuni nella stessa situazione di Occhiobello, alcuni già da anni e altri da quest’anno, l'aliquota è salita al 10.6 per mille. Si tratta di una misura temporanea, per la quale stiamo alacremente lavorando al fine di riportarla al 9, non appena avremo la possibilità di rinegoziare i mutui e abbassare dunque la quota di 2 milioni che dobbiamo pagare a Cassa depositi e prestiti”.

Nella parte conclusiva del suo intervento il sindaco Sondra Coizzi spiega come: “Di fronte ad una trasparente e obbiettiva esposizione della realtà in consiglio comunale, la minoranza ha sciorinato una serie di letture parziali e interpretative rispetto a quanto avrei dovuto o potuto fare per evitare l’innalzamento Imu. Minoranza che nella foga si lascia scappare che non si poteva fare altrimenti e non ha però saputo presentare nemmeno un emendamento, a dimostrazione che criticare a vuoto, con atteggiamento aggressivo e urlatore, non certamente consono ad un’aula di confronto democratico, è facile e nasconde tutta la fragilità della propria critica: costruire soluzioni alternative necessita capacità di analisi e sincero riconoscimento della politica fallimentare della precedente amministrazione di cui sono ancora, inspiegabilmente, alfieri e difensori. Quel vecchio modo di concepire il governo di un paese ci ha riempito di debiti (a proposito: ancora più di 10 milioni da pagare sulla testa delle attuali e future generazioni) per mostrare una discutibile grandezza basata su un piedistallo di millantato granito che invece ha mostrato oggi la sua vera natura di sabbia. Tocca a me adesso, cittadina comune votata dai cittadini comuni, mettere in salvezza e salute il nostro bel paese, salvarlo dall’oppressione dei debiti e porlo su una base solida per affrontare l’oggi e il domani”.