Adria (Rovigo), 26 ottobre 2021 – Revocata la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, il sindaco di Adria cancella l'onorificenza al Duce 97 anni fa e la “riassegna” postuma a Giacomo Matteotti. Un gesto simbolico molto forte quello deciso dal primo cittadino Omar Barbierato, che è stato subito contestato con striscioni offensivi. “La storia si studia, non si cancella. Barbierato talebano”, hanno scritto i contestatori.
“Gli attacchi fascisti avvengono di notte, da parte di persone che hanno paura di manifestare il loro pensiero in modo democratico. Questi segnali dimostrano che le mozioni approvate in consiglio comunale sono necessarie. Servono prese di posizione chiare senza se e senza ma. Questa città e la sua comunità ripudia il fascismo. La storia è storia. Lasciamo ora le forze dell'ordine fare il loro lavoro”, è il commento del sindaco Barbierato.
La presenza del nome di Mussolini nell’Albo d’Oro del Comune è recente e ha dato avvio, a tempo di record, alle procedure per portare la cancellazione in consiglio comunale. A sollevare obiezioni era stato un movimento civico, che considerava “un affronto” una cittadinanza così “pesante” in una città che si trova a pochi chilometri da Fratta Polesine, città natale dello storico antifascista Matteotti. Scioglimento Forza nuova: cos'è la legge Scelba del 1952. I precedenti
Dopo la revoca, sono arrivate le contestazioni. A raccontarlo è il portavoce dell'opposizione in consiglio regionale veneto, Arturo Lorenzoni, che loda Barbierato per la decisione di revocare l'onoreficienza a Mussolini, conferita 97 anni fa per l'obbligo imposto a livello nazionale dallo stesso Mussolini. "Tanti altri suoi colleghi, di tutta Italia, dovrebbero avere questa sua stessa determinazione", sostiene Lorenzoni che bolla i contestatori come "uno sparuto gruppo di nostalgici". Forza Nuova, due mozioni per lo scioglimento dopo gli scontri di Roma. Sequestrato il sito