Rovigo, 28 dicembre 2024 – Un reiterato tentativo di truffa nei confronti di cittadini anziani. I fatti risalgono nel pomeriggio di lunedì 23 dicembre, personale della Squadra Mobile della Polizia di Stato rodigina, ha provveduto ad arrestare un minorenne, colto in flagranza di reati per tentata estorsione aggravata in concorso con altri soggetti rimasti al momento ignoti. Si tratta di atti compiuti nei confronti di tre anziani residenti nel territorio di Rovigo. Un ruolo importante è stata anche la campagna ‘contro le truffe’ perpetrata dalla Polizia di Stato’.
La prima truffa verso un coppia
A scongiurare la truffa è stato il tempestivo intervento della Squadra Mobile. Due anziani coniugi sono riusciti a prevenire di essere incastrati e non cadere nella trappola dei giovani malviventi. Questi si erano accreditati come ufficiale dell’arma dei carabinieri, con abile stratagemma, tentando di estorcere agli anziani una consistente somma di denaro e gioielli. Il raggiro era basato su un presunto incidente stradale del figlio. La coppia, prima di aderire ciecamente alle consistenti richieste economiche avanzate dai truffatori, ha chiamato la linea di emergenza 113, comunicando quanto stava accadendo.
Immediato l’allertamento di alcuni equipaggi della Squadra Volante e della Squadra Mobile, che hanno dunque permesso di individuare un giovane, non ancora maggiorenne, giunto a Rovigo in treno, poi seguito dal personale di polizia. Il minorenne è stato bloccato mentre si stava dirigendo in taxi verso un’altra vittima, una donna anziana che vive da sola. Il suo indirizzo gli era stato fornito, tramite messaggio, da ignoti complici che nel frattempo l’avevano contattata telefonicamente inducendola, con il medesimo stratagemma dell’incidente stradale del figlio, a consegnare denaro e gioielli. Secondo quanto riferito dai malviventi, questi sarebbero stati consegnati ad un fantomatico giudice – in realtà il giovane bloccato – che l’avrebbe raggiunta a casa.
Le indagini e l’arresto del giovane
Da quel momento è iniziata l’attività di ricostruzione dei fatti da parte degli investigatori, partendo dalle testimonianze raccolte dalle vittime. Nel contempo è stato scoperto un terzo tentativo di truffa, sempre con le medesime modalità, ai danni di un’altra coppia di anziani, anche in questo caso non portata a termine. Anche a seguito dell’individuazione e all’arresto del giovane, quest’ultimo messo a disposizione della Procura del tribunale per i minorenni di Venezia, che ha richiesto la convalida dell’arresto. È stata disposta la misura cautelare della permanenza in casa.
La soddisfazione del Questore
Un’operazione complessiva che ha visto anche le parole del Questore di Rovigo, Eugenio Vomiero: “È stato un risultato importante che ha permesso di evitare questo odioso reato con la collaborazione attiva dei cittadini”.