Rovigo, 22 giugno 2023 - Promossi due dei cinque ragazzi che avevano sparato dei pallini con una pistola ad aria compressa all'insegnante di scienze, filmando la scena per poi deriderla sui social: nonostante la loro condotta, sono stati promossi.
Torna a far discutere quanto accaduto l’11 ottobre scorso all'Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo. In quell’occasione alcuni studenti hanno sparato con una pistola ad aria compressa verso Maria Luisa Finatti, docente di scienze e biologia, la quale è rimasta ferita lievemente alla testa, mentre un altro giovane alunno riprendeva tutto con il cellulare e nell’ilarità generale della classe. Già ad ottobre, infatti, si era registrata l'indignazione dell’intera società civile e del mondo politico.
Promossi gli autori materiali del gesto
Ora, però, secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, al termine dell’anno scolastico, però, due dei cinque protagonisti in negativo dei quei fatti sono stati promossi. Gli autori materiali del gesto sono i due ragazzi promossi, mentre un terzo li avrebbe sostenuti. Un ruolo marginale lo avrebbero avuti gli altri due coinvolti. L'insegnante si era rivolta alla direzione scolastica chiedendo provvedimenti che, non essendo giunti, l'anno poi spinta a gennaio a presentare denuncia contro tutti e 27 gli studenti.
Gli avvocati: copia degli atti
Immediata la reazione dei legali dell'insegnante Maria Luisa Finatti, che sono in attesa di vedere gli atti relativi al percorso scolastico per poi scrivere al Ministero dell'Istruzione:"Quando avremo la conferma formale della promozione - dicono gli avvocati dell'insegnante, Tosca Sambinello e Nicola Rubiero -, come del fatto che, a quanto ci risulta, le sospensioni non sono mai state applicate, saremmo pronti ad aggiornare subito della situazione il ministro Valditara".
Provveditore: “Promozione legata al rendimento”
Da parte sua il provveditore scolastico di Padova-Rovigo, Roberto Natale, dice: "Non so in maniera effettiva se i ragazzi siano stati bocciati o meno, ma sono sicuro che, nel caso, la scelta sia dovuta al loro rendimento. Infatti, i provvedimenti presi nei loro confronti per il fatto che li ha coinvolti non hanno mai previsto, da parte della scuola, bocciature o sospensioni basate sul voto in comportamento".
Le scuse del Ministro Crosetto
“Persa un'occasione per educare”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto su Twitter: “I ragazzi che hanno sparato con proiettili finti alla professoressa sono stati promossi. Con 9 in condotta. Se la scuola ha lo scopo di educare, penso si sia persa un'occasione. Chiedo scusa, da semplice cittadino, a titolo personale, all'insegnante”.
Cos’era successo
Quanto successo l’11 ottobre 2022 all'Istituto tecnico Viola Marchesini di Rovigo è balzato tristemente agli onori della cronaca locale e nazionale. Si tratta di un video girato dagli studenti, dove la docente Maria Luisa Finatti era ripresa mentre spiegava la lezione e altri della classe le sparavano con una pistola ad aria compressa dei pallini di gomma. Solo uno degli studenti si era immediatamente scusato, accompagnato dal padre. A distanza di mesi l’insegnante ha poi deciso di procedere per via legali denunciando tutti i 24 studenti presenti quel giorno in classe. La docente, infatti, assistita dai legali Tosca Sambinello e Nicola Rubiero, ha formalizzato un esposto al Tribunale dei minori per lesioni, oltraggio, diffamazione e atti persecutori. Su quanto accaduto nell’istituto di Rovigo c’è stato anche l’intervento e richiesta di chiarimento da parte del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, che ha incontrato successivamente la dirigente scolastica.
La Prof: “Sono rimasta sola”
“Sono rimasta sola, mi hanno tolto anche della classi” “Nessuna solidarietà dai colleghi e quella degli alunni somigliava a una condoglianza. I ragazzi sono superficiali, non li perdono. E la preside mi ha tenuto fuori da tutto, non so nulla dell'inchiesta interna. So che mi ha tolto tre classi, questo sì, di nove che ne avevo. Ho temuto che me le togliesse tutte e nove”. Sono le parole amare della docente Maria Cristina Finatti in alcune interviste rilasciate dopo l’accaduto. Circostante aggiuntive che l’avevano spinta a rivolgersi a degli avvocati e a denunciare tutta la classe.
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