Fratta Polesine, 23 marzo 2023 – Una grande commozione e dolore, quello che accomuna i cittadini di Fratta Polesine, sconvolti per la tragedia che ha visto morire annegato nelle fredde acque del canale Adigetto, il piccolo Adam El Bouhali di soli 4 anni. Le parole lasciano spazio ad un’incredulità diffusa che ha sconvolto tutti.
A testimoniare questo sentimento il primo cittadino Giuseppe Tasso che racconta come: “Appena abbiamo appreso che il piccolo Adam era caduto nell’Adigetto, abbiamo sperato tutti che potesse essere ritrovato vivo, ma le speranze si sono via via spente con il passare delle ore fino al suo tragico ritrovamento. Ci stringiamo forte alla famiglia esprimendo cordoglio e commozione, in questi casi le parole servono a poco. Sicuramente come Comune di Fratta Polesine, a testimoniare la vicinanza alla famiglia, formalizzeremo una giornata di lutto cittadino quando sarà stabilita la giornata dei funerali, secondo il rito indicato dai genitori, nel massimo rispetto. Una famiglia residente nel territorio ben integrata, i loro figli frequentano le nostre scuole”.
Il sindaco Tasso ricorda un aneddoto, prima del tragico fatto: “Nella giornata di primavera martedì scorso ero nella scuola per l’infanzia locale, con i bambini nell’ambito della festa dell’albero, dove il piccolo Adam insieme agli altri si sono resi protagonisti di alcune iniziative a tema. Un grande dolore per tutta la nostra comunità”.
Il governatore Zaia: “Dolore terribile”
"Adam non ce l’ha fatta. Un dolore terribile, che provo assieme a tutta la comunità veneta. Mi unisco in un forte e solidale abbraccio alla mamma e al papà, a tutta la famiglia, agli amici, a tutti coloro che in soli 4 anni di vita lo hanno amato e apprezzato. A volte la vita ci mette di fronte a prove difficili, se non impossibili, da accettare”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprime il suo cordoglio per la morte di Adam El Bouhali, nel fiume Adigetto a Fratta Polesine. “Grazie ai vigili del fuoco e ai carabinieri, che hanno svolto con impegno e abnegazione il loro lavoro, impegnati per tutta la notte nelle ricerche del bambino”, conclude Zaia.
Il corpo presso la chiusa di Costa di Rovigo
L’abitazione della famiglia, di origine marocchina, è posta a ridosso del canale Adigetto, nella località di Ramedello. Il bambino era in compagnia del padre, poco dopo ne ha perso le tracce, lui stesso ha dato l’allarme e si è tuffato in acqua per ricercare il figlio. Sono seguite ore di ricerche disperate, poi, purtroppo, verso le 23,30 il tragico ritrovamento del corpo di Adam, trascinato dalle acque del canale Adigetto a ridosso di una chiusa in direzione Costa di Rovigo. Lì i vigili del fuoco hanno recuperato il corpo galleggiante del bimbo, che era centinaia di metri dal punto in cui stava giocando lungo il canale, protetto quasi interamente da guard-rail, tranne un piccolo tratto. Ora saranno le indagini a cura dell’autorità giudiziaria a chiarire i contorni della tragedia.
Comunità stretta in un abbraccio
Ad assistere sul posto alle ricerche del piccolo Adam, il vicesindaco Alessandro Baldo, oltre il gruppo della protezione civile con una torre faro: “Quando sono arrivato ho visto il padre sconvolto, che è rimasto lì per tutto il tempo. Abbiamo tutti sperato nel meglio, ma così non è stato. Siamo sconvolti. La famiglia abita proprio vicino al canale, una tragedia per la quale non ho parole”. Nel corso delle ore, in cui si sono tenute le disperate ricerche, la comunità marocchina presente sul territorio si è riunita con decine di persone in uno stretto abbraccio al padre e l’altro figlio di 10anni, che sono rimasti fino alla fine sulla sponda del canale. La madre, invece, chiusa nel suo dolore è rimasta nella propria casa.
Una settimana fa, il decesso di una bambina
Quanto accaduto a Fratta Polesine, accomuna un’altra tragedia avvenuta giovedì 16 marzo nel quartiere Tassina di Rovigo in via Vittorio Veneto. Una bambina di soli due anni e mezzo è stata portata in strada dalla mamma nigeriana, già in arresto cardiaco. La piccola è stata trasportata d’urgenza in pronto soccorso, ma nonostante le manovre rianimatorie per circa tre quarti d’ora, il personale sanitario non è riuscito a salvarla ed ha potuto solo accertare il decesso della bambina.