Rovigo, 15 marzo 2023 - La notizia è circolata da qualche giorno ed ha subito messo in allarme i sindacati e tutto il territorio polesano. America e Qatar pensano all'addio al rigassificatore di Rovigo. Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, ExxonMobil Italiana Gas, società del gruppo ExxonMobil, e Qatar Terminal Company Limited, affiliata di Qatar Energy, starebbero studiando la cessione delle quote detenute in Adriatic Lng, la società a cui fa capo il più importante impianto di rigassificazione del Gnl in Italia (e tra i primi tre nel mediterraneo) con una capacità di nove miliardi di metri cubi l'anno. I due gruppi cederebbero il 92,7% complessivo detenuto in Adriatic Lng. Grandi fondi alla finestra per la quota, ma si attendono le scelte di Snam, che ha diritto di prelazione sulla partecipazione.
Sindacati: “Acquirente con bandiera tricolore”
I sindacati in allarme con l’intervento in una nota del segretario della Uiltec Uil del Veneto Giampietro Gregnanin: “In merito alle notizie relative alla cessione di Adriatic Lng esprimiamo grande attenzione e riteniamo sia importante che la cessione vada nella direzione di un acquirente che abbia la bandiera tricolore. È assolutamente strategico visto la fragilità del sistema dell’approvvigionamento del gas ed in funzione della transizione energetica che il sistema Italia riprenda il controllo degli asset energetici e non solo. In chiave strettamente veneta deve essere questa l’occasione di ripartire il confronto sui benefici per il territorio che come denunciato dal sindacato sono stati sicuramente inferiori alle attese e alla mole di interessi che il rigassificatore ha prodotto e produrrà”.
8 miliardi di metri cubi l’anno
Il terminale Adriatic LNG è la prima struttura off-shore al mondo in cemento armato per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto (Gnl). L’impianto, che si trova al largo di Porto Levante, nell’alto Mare Adriatico, ha una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi annui, che corrispondono a circa il 10% del fabbisogno nazionale di gas naturale. Il terminale è una struttura di importanza strategica per l'Italia perché ha attivato una nuova rotta di gas totalmente indipendente dai gasdotti via terra, dando così un importante contributo alla diversificazione e alla sicurezza degli approvvigionamenti energetici.