REDAZIONE ROVIGO

Quella meta all’ultimo secondo

La finale del campionato italiano di Top10 fra Rovigo e Petrarca, vinto all’ultimo secondo dai rossoblù con la meta di Carel Greff, è stato occasione di discussione soprattutto da parte dei tifosi padovani che hanno parlato di meta fantasma. Oltre alle immagini, che fanno vedere chiaramente come l’ovale in mano abbia toccato la linea, sull’argomento è stato sentito anche l’arbitro della finale Marius Mitrea che a proposito della meta ha dichiarato: "Quando è avvenuta l’azione della meta, per prima cosa ho fischiato e fatto il segno della T con le mani, a segnalare che il tempo di gioco era stato fermato. Mi sono consultato con l’assistente Piardi ed entrambi avevamo visto il ‘grounding’ ma siamo stati d’accordo sull’andare a verificare la cosa con l’aiuto delle immagini video. La responsabilità del Tmo è quella di individuare se dalle immagini emerga con incontrovertibile chiarezza che la meta non è stata segnata. Dalle immagini non solo è chiaro che non c’era doppio movimento né in-avanti, ma anche nessun altro ostacolo alla convalida della meta. Peraltro, anche se a termini regolamentari non è necessario in questo tipo di casi che si veda chiaramente dal video la marcatura della meta, c’è anche l’immagine della segnatura, con la palla sulla linea bianca". Con buona per il Petrarca.

os. pr.