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Pallini contro prof e 9 in condotta. Interviene il Ministro: voti abbassati ma non c’è bocciatura

Il consiglio di classe, dopo che il Ministro ha parlato di “non corretta applicazione” della legge e invitato la scuola a “riconsiderare in autotutela le decisioni prese”, ha tolto 2 voti a ciascuno dei tre studenti, due dei quali promossi per rendimento nonostante il precedente 5 in comportamento

Studenti sparano con pistola aria compressa a prof in aula

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Roma, 27 giugno 2023 – É stato riconvocato subito in giornata, dopo l’invito arrivato questa mattina dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giudeppe Valditara, il consiglio di classe che aveva promosso i due studenti ritenuti responsabili di aver sparato in volto ad una docente con pallini di gomma e di aver ripreso la scena, postandola sui social. La notizia del voto 9 assegnato in condotta aveva provocato indignazione a diversi livelli. Il ministro della Difesa Crosetto si era scusato con l’insegnante, Maria Lucia Finatti, per l’accaduto e il Ministro Valditara aveva inviato subito gli ispettori all'Istituto Viola Marchesini di Rovigo per parlare con la preside e le docenti che facevano parte del consiglio di classe.

Quindi la consegna della relazione, la presunta violazione di norme secondo il Ministro, con l’invito a rifare “in autotutela” il consiglio, che è stato subito riconvocato in giornata.

Dal 9 al 7 in condotta

Il Consiglio di classe, secondo quanto riporta l'Ansa, ha stabilito che i voti in condotta degli studenti sono abbassati a un 7 e a tre 6.

In particolare, allo studente che aveva preso 9 in condotta è stato attribuito un 7 mentre agli altri che avevano avuto 8 in condotta, oggi il consiglio di classe ha dato 6.

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Non c’è bocciatura

Attualmente il voto in condotta viene attribuito collegialmente dal consiglio di classe considerando quindi il processo di maturità personale del singolo studente. Note, richiami e sospensioni concorrono ovviamente alla formulazione del voto in condotta.

Un voto in condotta inferiore alla sufficienza, ovvero al 6, determina la non ammissione alla classe successiva o agli esami di Stato. Lo stesso 7 - che viene attribuito agli studenti che hanno dimostrato comportamenti poco corretti nei confronti dei professori, dei compagni e del personale della scuola, sono stati ripresi ed hanno ricevuto note disciplinari o sono stati spesso assenti - non comporta la bocciatura, come ha ribadito due anni fa una sentenza del Consiglio di Stato, ma le cose potrebbero cambiare.

La presa di posizione di Valditara

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara si era appreso questa mattina aveva chiesto di rivedere le decisioni prese dalla scuola sugli studenti di Rovigo che hanno sparato pallini di plastica contro una insegnante e sono stati promossi con il 9 in condotta. "Visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 (Decreto del Presidente della Repubblica che ha riassunto la normativa precedente sulla valutazione degli alunni introducendo anche qualche novità) e del regolamento di istituto, ho avvertito l'esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese", scrive il ministro. 

La preside: “Rivaluteremo la situazione”

'Ha parlato il ministro, ora riconvocheremo il Consiglio di classe per riflettere e rivalutare la situazione". Lo ha detto all'Ansa nel corso della giornata la dirigente dell'Istituto Viola Marchesini di Rovigo, Isabella Sgarbi, dove due degli allievi che avevano sparato pallini di gomma a una docente sono stati promossi con il 9 in condotta. Nei giorni scorsi il ministero dell'Istruzione e del Merito aveva inviato un'ispezione alla scuola. La comunicazione da parte del ministro Valditara di rivedere il voto agli studenti, ha aggiunto Sgarbi, "è stata comunicata dall'Ufficio scolastico regionale".

5 in condotta nel primo quadrimestre

La decisione del Ministro era già in buon sostanza stata preannunciata ieri quando Valditara aveva dichiarato pubblicamente “gli ispettori non bastano, bisogna rivedere il 9 condotta”. 

Secondo quanto ricostruito dagli ispettori ministeriali la coppia di adolescenti, a causa della sospensione, aveva avuto un 5 in condotta nel primo quadrimestre. Tuttavia, alla fine dell'anno il Consiglio di classe ha ritenuto il comportamento dei 15enni “irreprensibile”, in linea con il piano di offerta formativa dell'istituto, con conseguente 9 in condotta.

"Ridare dignità ai docenti”

"Bisogna intervenire sul tema della condotta e delle sospensioni: non sono favorevole a lasciare a casa, a non fare nulla un ragazzo che si è comportato male, significa abbandonarlo a se stesso. Domani presenterò delle proposte in questa direzione per dare responsabilità, maturità, autorevolezza e perché serve rispetto verso i docenti. Ridare dignità ai docenti passa anche nel saper trovare la casa laddove il costo della vita è elevato: dobbiamo fare accordi con le Regioni per trovare appartamenti, gli stipendi dei docenti rischiano di essere inadeguati ad affrontare determinate realtà". Così il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara alla Confsal.

Avvocatura Stato: una decina di richieste da docenti aggrediti

"Ridare loro dignità, significa anche proteggere i docenti. L'Avvocatura dello stato è stata messa a servizio di chi è stato aggredito: una decina di richieste sono già arrivate; è assolutamente ingiusto che chi è stato aggredito debba pagarsi le spese legali e lo Stato deve essere accanto a chi è aggedito, di qui la decisione, per i casi gravi, di costituirsi con lo Stato che chiede un risarcimento; faccio riferimento in particolare agli adulti, in tanti casi sono genitori, questo significa che si è rotta l'alleanza per la scuola che è invece interesse di tutti che ci sia. Alcuni casi gravi non devono farci condizionare, comunque la famiglia e i ragazzi italiani hanno gli anticorpi per rispondere in modo positivo. La stragrande maggioranza dei nostri ragazzi vogliono un futuro di gioia e realizzazione, sfatiamo alcuni pregiudizi e ricordiamo che rispettare il docente è anche usare responsabilmente il cellulare". Così il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara al X congresso della Confsal.

"Incrementare le retribuzioni”

"Voglio rivolgermi a tutti i lavoratori della scuola, che sono una fetta decisiva del pubblico impiego. Quando sono diventato ministro ho subito sottolineato che dobbiamo dare autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola, è un passaggio fondamentale della nostra società, senza mettere al centro la scuola non abbiamo futuro. Dobbiamo essere consapevoli tutti, che quello del docente è il lavoro più bello che c'è: dà un futuro ai nostri giovani ma dobbiamo voltare pagina rispetto al passato quando la scuola veniva considerata non centrale. Non accade solo in Italia, anche in Germania c'è la fuga dalla scuola, eppure lì i docenti sono pagati benissimo. Dobbiamo lavorare per dare dignità al personale della scuola, portare la cultura del rispetto nelle nostre aule. Subito siamo riusciti a dare 100 milioni in più, poi 300 milioni, a cui abbiamo cambiato destinazione, sono stati messi nel contratto, chiudendolo in 2 settimane. Ridare dignità significa estendere l'assicurazione a lavoratori che non la avevano ed erano discriminati. Per quale motivo un docente ne era escluso? Dobbiamo fare uno sforzo per trovare risorse per incrementare le retribuzioni del personale della scuola: per la prima volta abbiamo trovato risorse per pagare figure nuove, il docente tutor e il docente orientatore e per chi lavora sui ritardi formativi dei ragazzi."

"Abbiamo infine lanciato l'Agenda sud, che significa più insegnanti in alcune realtà e attività formativa nelle scuole in cui la dispersione è particolarmente elevata". Così il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara al X congresso della Confsal.

“Lavori di pubblica utilità”

"É giusto intervenire sul voto in condotta, sui lavori di pubblica utilità, rivedere il concetto di sospensione, ma innanzitutto se vogliamo combattere il bullismo, la mancanza di rispetto, la devianza sottile che c'è in certe realtà, dobbiamo essere capaci di valorizzare i talenti che ogni ragazzo ha in sé, di dare ai sogni che ogni giovane coltiva la possibilità di avere una speranza di realizzazione. Senza questa scuola metà delle nostre fatiche rischia di essere vana". ha spiegato già ieri il Ministro.

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