
Sarà la ditta Guerrato di Rovigo a realizzare il nuovo ospedale di Trento: un appalto che vale 1 miliardo e 600mila euro. Nella telenovela per la realizzazione della struttura sanitaria che dura da oltre nove anni tra ricorsi, sentenze e battaglie legali, una svolta l’ha datta la Provincia di Trento che ha deciso, proprio per smovere il progetto insabbiato a causa della lunga vicenda giudiziaria, dopo l’ennesimo ricorso al Tar che ha bloccato tutto, di non impugnare la sentenza del Tar. La decisione della giunta Fugatti è stata quella di riconvocare la commissione tecnica provinciale per rivalutare l’offerta economica della Guerrato spa e per integrare la valutazione con nuove verifiche. Cosa che è avvenuta il 3 agosto. Un punto che si è rivelato a favore dell’azienda polesana, un’accelerazione decisiva dopo il deposito della sentenza del Tar avvenuta il 16 giugno scorso che aveva accolto il ricorso dell’impresa Pizzarotti di Parma. Il Tribunale, infatti, aveva imposto alla commissione tecnica di rivalutare l’offerta di Rovigo accogliendo il ricorso della seconda classificata, la Pizzarotti. Il motivo era la mancata coerenza tra piano economico-finanziario e manifestazione di interesse. Circostanza che per il Tar poneva dubbi circa l’adeguatezza e l’attendibilità dell’offerta della Guerrato. La cordata Pizzarotti aveva reagito a colpi di carte bollate, contestando tra l’altro il fatto che le garanzie presentate dalla Guerrato venivano prestate da un fondo con sede a Malta. Ma la commissione tecnica all’unanimità ha ora ritenuto quella differenza solo formale e non sostanziale. E dunque ha confermato l’assegnazione alla Guerrato. Un’assegnazione provvisoria perché ora la ditta rodigina dovrà provare requisiti e dichiarazioni rese. E poi c’è tutto l’iter per arrivare al progetto definitivo. La Provincia ha già fatto intendere che qualche correttivo sarà apportato viste le mutate esigenze sanitarie causate dal Covid 19. Tutto finito? A Rovigo sono ottimisti. Anche se la ditta Pizzarotti potrebbe presentare un ulteriore ricorso ai giudici amministrativi. Ricordiamo che l’imprenditore Luciano Guerrato, 83 anni, ha ceduto il 51 per cento della propria azienda alla Xela Spa costituita a maggio 2018. La Xela ha sede a Pescara ed è di proprietà della Di Carlo costruzioni Spa di Casoli, il cui amministratore unico è Isaia Di Carlo, 54 anni, imprenditore noto in Abruzzo.
Guliano Ramazzina