REDAZIONE ROVIGO

Non sono ragazzate con Tensioni

Come cambia l’adolescenza il primo tema del festival. Con interventi di musicisti di ‘Rovigo città che legge’

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Il festival Tensioni parte con il botto. Protagonista Giuseppe Burgio dell’Università Kore di Enna, uno dei massimi esperti italiani in fatto di comportamento sessuale degli adolescenti. In platea anche i licei Celio e Paleocapa di Rovigo, che in questa edizione del Festival hanno il compito di presentare gli ospiti al pubblico e di curare la webzine e la web radio di Tensioni. L’apertura del Festival è stata ufficializzata dal vicesindaco di Rovigo, Roberto Tovo che ha ringraziato La fabbrica dello zucchero per questo progetto. Il tema del Festival è ‘Tensioni- geografia delle relazioni: identità e genere’. Il coordinatore del Festival Caudio Ronda ha ricordato l’importanza dello spazio Censer, ogni anno reinventato sempre di più sotto un profilo culturale. "L’intento del festival – ha affermato Ronda – col tema delle relazioni umane, quest’anno declinate sui concetti di identità e genere, non è quello di sancire delle verità, ma solo di provocare delle nuove domande nel pubblico e aiutare a sviluppare uno spirito critico". ‘Ragazzate, desideri, identità e fluidità nell’adolescenza’ è il primo argomento. Giuseppe Burgio ha tracciato un quadro di differenze, dati alla mano, tra i comportamenti sessuali degli adolescenti del passato e quelli di oggi. Fra le cause della trasformazione, il movimento femminista ed Lgbt+. "Oggi l’educazione sessuale avviene attraverso la pornografia gratuita e di massa di internet, che permette di sperimentare i propri desideri – ha detto Burgio –. La sessualità si rivela per essere una realtà complessa, di comportamenti, di fantasie e di desideri, molto più di come le generazioni passate l’hanno rappresentata". Il festival ha mostrato anche un lato inconsueto. Una sorta di intermezzo artistico, interventi di musicisti e lettori dell’associazione ‘Rovigo città che legge’ che intrattengono il pubblico tra un evento e l’altro. Tra le prime esibizioni l’arpa celtica di Paola Magosso e la lettura di Cristina Regazzo. La prima mattinata del festival ha poi avuto la presentazione della mostra intitolata ‘Postcards from other worlds’ del designer eclettico Dario Carta e la prima proiezione del cortometraggio ‘In her shoes’ di Maria Iovine, dedicato ad un mondo distopico, in cui le donne rappresentano il sesso del potere, mentre gli uomini quello della cura e della dolcezza. Il Festival Tensioni è ideato ed organizzato dallo staff de ‘La fabbrica dello zucchero’, con il coordinamento di Claudio Ronda, assegnataria del contributo della Regione Veneto Por fesr 2014-2020, Asse 3. Azione 3.5.1 Sub-Azione C, Bando per l’erogazione di contributi strutturali per le imprese culturali, creative e dello spettacolo. La manifestazione è realizzato in collaborazione con diversi enti, organismi ed anche istituti scolastici. Tra questi figurano il Censer Rovigo Fiere, Ente Rovigo Festival, associazione balletto Fabula saltica, il Consorzio universitario di Rovigo (Cur), il liceo scientifico statale Pietro Paleocapa di Rovigo, il liceo statale Celio-Roccati di Rovigo e l’istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Cipriani di Adria. L’iniziativa è sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Rovigo cultura e Comune di Rovigo; sponsor della manifestazione che ormai da anni ottiene sempre crescenti consensi è la municipalizzata Asm Set.