MARIO TOSATTI
Cronaca

Lavoro nero a Rovigo, 15 ristoranti passati al setaccio: multe per 200mila euro

Sono stati accertati cinque lavoratori irregolari. Quattro i provvedimenti di sospensione dell’attività

Carabiniere dell’ispettorato territoriale del lavoro

Carabiniere dell’ispettorato territoriale del lavoro

Rovigo, 8 settembre 2022 – Duecentomila euro di sanzioni per lavoro nero. Si tratta di quanto emerso nel periodo estivo ad opera del nucleo carabinieri dell’ispettorato territoriale del lavoro di Rovigo che ha intensificato i controlli nel settore della ristorazione. L’esito degli stessi, svolto sull’intero territorio provinciale, congiuntamente all’arma territoriale ed a militari del nucleo operativo del gruppo carabinieri per la tutela del lavoro di Venezia, ha consentito d’individuare di diverse inadempienze in materia lavoro e di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Cosa è emerso dai controlli

Nello specifico, sono state scoperte diverse irregolarità. Ecco quali: mancata redazione e aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, mancata nomina e formazione dei responsabili del servizio di prevenzione e protezione dei rischi, omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, l’impiego di lavoratori subordinati senza preventiva comunicazione dell’instaurazione del rapporto di lavoro, omessa nomina del medico competente e visita medica per i lavoratori in relazione alla mansione svolta, violazioni in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro e controllo dei lavoratori.

Il bilancio: 53 lavoratori irregolari

In totale sono state controllate 15 attività operanti nel settore della ristorazione, individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’arma territoriale, dall’ispettorato territoriale del lavoro e dall’esame di banche dati. I comuni interessati dai controlli ispettivi che hanno consentito di far emergere le principali irregolarità sono stati Lendinara, Porto Viro, Melara, Rovigo, Occhiobello ed Adria. Sono stati 53 i lavoratori individuati e controllati di cui cinque ‘in nero’.

Sono stati quattro i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale adottati di cui due per gravi motivi di sicurezza e due per lavoro ‘nero’. I reati e le violazioni in materia di sicurezza accertate sono state 28, complessivamente sono state irrogate sanzioni per 200mila euro. Sono tredici i soggetti deferiti per violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. In due esercizi operanti nel campo della ristorazione è stata applicata la maxi-sanzione per lavoro nero per l’impiego di personale senza la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro (per complessivi quattro lavoratori).