Rovigo, 5 maggio 2016 - «Secondo me, tu devi andare a ringraziare il Santo». Queste le parole dei soccorritori che si sono trovati, ieri mattina, sull’autostrada A13, dove un ragazzo era scampato letteralmente per miracolo a un incidente potenzialmente mortale. Una scena che il personale del Suem e i due giovani coinvolti si ricorderanno per tutta la vita: una camionetta militare in panna, una Citroen C3 con il parabrezza sfondato e un sedile praticamente ‘decapitato’. E su quel sedile c’era lui, un ragazzo ventenne di Porto Viro, che solo grazie ai suoi pronti riflessi non ha perso – è proprio il caso di dirlo – la testa.
L’incidente è avvenuto ieri mattina, intorno alle 9, sulla A13 in direzione Bologna. Sembrava una mattinata tranquilla, dopo la pioggia della sera prima, con l’autostrada sgombra e senza traffico. All’improvviso, tra le uscite di Rovigo Villamarzana e Occhiobello, è successo il disastro. Una camionetta militare, per motivi ancora da accertare, ha improvvisamente perso un pezzo, pare una biella. Il pezzo metallico ha colpito a grande velocità una C3 che seguiva il mezzo, sfondando il parabrezza. Sull’auto, viaggiavano due giovani, uno alla guida, l’altro, il ventenne appunto, sul posto del passeggero. Il pezzo metallico gli è arrivato addosso a grande velocità, tranciando di netto il poggiatesta del sedile.
Solo per un miracolo e per un’incredibile velocità di riflessi, il giovane è riuscito ad abbassarsi appena un attimo prima che il pezzo della camionetta lo decapitasse. L’incidente avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia, invece per fortuna è finito solo con qualche graffio ed escoriazione per i due ragazzi, ovviamente sotto choc. Il medico dell’ambulanza subito accorsa sul posto, dopo essersi sincerato delle condizioni del giovane, gli ha suggerito di andare in pellegrinaggio al Santo di Padova. Per essere scampato al peggio, il giovane deve davvero avere più di un Santo a proteggerlo.