"C’è bisogno di una svolta per il Polesine, di una maggiore integrazione tra tutte le forze politiche, imprenditoriali e sociali i per fare crescere questa terra". E’ questo il biglietto da visita di Cristina Folchini, ex forzista ed ex presidente di Asm-Set, candidata alle prossime regionali per Fratelli d’Italia. "Secondo me – spiega – l’impegno politico va fatto con onestà, trasparenza e dedizione. La mia discesa in campo è nata dalla voglia di contribuire al miglioramento sociale del Polesine. Tante volte si dice ‘ma quello che cosa ha fatto?’, ma se non fai niente non puoi criticare e per essere propositivi bisogna fare".
Lei ha un retroterra che la sostiene?
"Ho fatto l’assessore, il consigliere e il capogruppo comunale per Forza Italia. Ho alle spalle diversi di anni di esperienze politiche ma sono un figura tecnica essendo laureata in economia aziendale. Il mio stampo è tecnico, ma non basta perché bisogna avere programmazione e linee politiche nel senso di un coinvolgimento di tutti gli enti e strutture che fanno capo soprattutto alla Regione. Se non hai ampio respiro non riesci ad ottenere i fondi e i progetti non partono. I ruoli di consigliere comunale e poi di presidente di Asm-Set sono stati fondamentali e la riflessione mi ha portato alla decisione di candidarmi"
Lei ha fatto lo steso percorso di Elisabetta Gardini, è passata da Forza Italia e Fratelli d’Italia
"Il mio spostamento in FdI è una scelta di assoluta coerenza verso i miei ideali. Quando ho lasciato Forza Italia nell’ottobre dell’anno scorso, il coordinatore Cortelazzo già sapeva che volevo uscire, a livello locale c’erano delle divisioni. Come donna mi ritrovo nella coerenza, nei valori di Giorgia Meloni"
E’ finita la stagione di Berlusconi, i sondaggi sono impietosi?
"Questa domanda me la sono fatta e sinceramente non so se sa finita. il fatto che sia stato un uomo solo al comando mi induce a chiedermi: dopo di lui chi ci sarà? E’ ancora in campo, ma doveva pensare da tempo ad un successore".
Giuliano Ramazzina