MARIO TOSATTI
Cronaca

Giallo sul Po, 40enne scomparsa a Occhiobello. Zaia: “Trovata l’auto con il suo cellulare”

Residente a Cerea nel Veronese, la donna è chiamata ‘Pamela’ dagli amici. E’ di origini congolesi ed è mamma di due bambini. Per ora le ricerche non hanno avuto successo: si cerca anche di ricostruire le motivazioni e il perché sia arrivata fino al Polesine

La 40enne congolese scomparsa da Occhiobello (Rovigo)

Occhiobello, 16 ottobre 2024 – Mistero lungo l’area golenale del Po. Si continua a cercare la 40enne congolese scomparsa dal Polesine: viene chiamata “Pamela” (al momento non è certo quale sia il suo vero nome) ed è mamma di due bambini. La donna abita a Cerea, in provincia di Verona. Le ultime tracce di Pamela a Occhiobello

“I vigili del fuoco del comune rodigino – spiega il governatore Luca Zaia – cercano da ieri una donna di 40 anni di origini congolesi e residente a Cerea, nota come ‘Pamela’ tra gli amici e i conoscenti: ha due bimbi piccoli. Secondo le attuali informazioni, l'auto della donna è stata individuata nel Comune di Occhiobello, così come il suo telefono”.

Il dispositivo di ricerca messo in campo dai vigili del fuoco, sul posto con i carabinieri, è composto dalla squadra di Castelmassa, da due unità cinofile, dal nucleo regionale Sapr (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) e da operatori esperti in topografia applicata al soccorso, con il supporto aereo dell’elicottero del reparto volo dei vigili del fuoco di Venezia. "Chiunque abbia informazioni sulla donna contatti le autorità competenti”, è l’appello di Zaia. 

L’allarme della scomparsa

L’allarme è scattato nel pomeriggio di ieri martedì 15 ottobre verso le 15.30, quando sono stati rinvenuti alcuni suoi effetti personali nell’area golenale di Occhiobello, precisamente in prossimità del ristorante ‘Il Mulino sul Po’.

Le ricerche con i droni

A questo punto sono scattate subito le operazioni ricerca, che hanno visto impegnati i vigili del fuoco, i quali si sono adoperati anche l’ausilio di un elicottero oltre ad un apposito drone. A supporto delle ricerche anche la pattuglia dei carabinieri.

Sono ore di ansia: l’auspicio è che si possa ritrovare la donna quanto prima. Si stanno anche ricostruendo le motivazioni e il perché dal Veronese sia arrivata ad Occhiobello. Al momento le ricerche non hanno avuto un riscontro concreto.