REDAZIONE ROVIGO

Coronavirus Rovigo, due ricoveri precauzionali. Scuole chiuse in Veneto

Esito negativo per il padovano che aveva eseguito il test ieri. Pattugliamento di 8 varchi a Vò Euganeo

Coronavirus, un bimbo desolatamente solo in piazza Vittorio Emanuele: carnevale annullato

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Rovigo, 23 febbraio 2020 - Si attendeva la risposta per oggi ed è arrivata. Il tampone eseguito ieri all’ospedale di Rovigo sul cittadino della provincia di Padova ha dato esito negativo. Il soggetto non è affetto da Coronavirus.

Nel frattempo al reparto malattie infettive del Santa Maria della Misericordia due persone sono state ricoverate precauzionalmente per eseguire il test che permetterà di capire se si tratti o meno di contagiati. Il doppio ricovero è di oggi, prima delle 15. Presentavano dei sintomi che, secondo i medici, sono meritevoli di approfondimenti. La direzione dell’azienda sanitaria polesana, Ulss 5, comunica che non si tratta di un rischio alto. Un blocco di posti letto da usare in caso di necessità di isolamento è stato individuato da giorni all’interno dell’ospedale.

In Lombardia e Veneto sono in arrivo altri 500 donne e uomini delle forze dell'ordine. Pattugliamento di 35 varchi nel lodigiano (10 comuni) e 8 i varchi a Vò Euganeo. I cittadini che sono passati o hanno sostato nelle zone 'focolaio' in Lombardia e Veneto hanno l'obbligo di comunicarlo alle Asl.

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Scuole chiuse in Veneto

Tutte le scuole del Veneto, di ogni ordine e grado, saranno chiuse fino al primo marzo. Lo prevede l'ordinanza cofirmata dal Governatore del Veneto, Luca Zaia, e dal ministro della Salute Roberto Speranza. Se la situazione sanitaria non dovesse migliorare lo stop potrebbe essere prolungato ulteriormente. "Sappiamo di creare un grave disagio per tutti - ha detto Zaia - ma la salute viene prima di tutte, non avrei mai voluto firmare un documento del genere è l'atto più difficile che un presidente di Regione possa prendere". "È per un sacrificio - ha aggiunto - che spero venga capito, la salute viene prima di tutto". 

Anche giovani che studiano all’università di Ferrara staranno a casa tutta la settimana prossima perché l’ateneo ha sospeso le attività didattiche. Sono 7.200 gli studenti veneti, un terzo del totale. Chiuse anche tutte le università del Veneto, i rettori si sono messi d’accordo.

Aggiornamento: il focolaio di Vò Euganeo

L'evoluzione dei casi a Venezia, con il focolaio di Vò Euganeo e l'isolamento dell'ospedale di Schiavonia, ha indotto Zaia a firmare, d'intesa con il ministro della Salute Roberto Speranza, l'ordinanza che impone un ulteriore giro di vite alle misure di sicurezza. Stop dunque al Carnevale, dalla mezzanotte, e chiusura di luoghi di assembramento e intrattenimento, scuole e musei, fino a tutta domenica primo marzo. In serata, il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, si è allineato all'ordinanza civile disponendo la sospensione delle celebrazioni delle Messe, dei funerali, delle attività pastorali, sempre fino a domenica.

Intanto potrebbe esserci una svolta nell'individuazione del possibile 'paziente zero' che ha diffuso il Coronavirus a Vò. Un agricoltore 60enne di un paese vicino, Albettone (Vicenza), frequentatore dei bar di Vò, era stato a Codogno e in altri centri del lodigiano, focolaio del virus in Lombardia, nelle scorse settimane, ed ora ha tosse e sintomi influenzali. Lo apprende l'Ansa dal sindaco di Vò, Giuliano Martini. "Abbiamo avvisato l'Usl di competenza e il sindaco di Albettone, ora il 118 lo porta a fare tampone".

Poi sono arrivate le parole di Borrelli: "Le due zone di diffusione del virus sono quelle del lodigiano e di Vò "ma non non ho conferma dalle strutture regionali di un collegamento tra il caso di Lodi e quello del padovano". Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli.

t. m.