Rovigo, 5 febbraio 2020 - L’allarme per il coronavirus non risparmia neppure i due conservatori della provincia, il ‘Francesco Venezze’ di Rovigo e l’Antonio Buzzolla’ di Adria, frequentati da non pochi studenti di origine cinese. Ma se nei giorni scorsi l’istituto musicale del capoluogo era stato interessato da un turbinio di polemiche per aver emanato una circolare in cui ai ragazzi provenienti dalla Cina si sconsigliava l’astensione dalle lezioni per un periodo di 14 giorni dalla data di rientro in Italia, nessun provvedimento analogo è stato preso invece dallo storico conservatorio adriese.
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Anzi, l’unica iniziativa per ora riguarderebbe quella di alcuni studenti del ‘contingente’ cinese del ‘Buzzolla’ (una decina in totale), che per rispetto nei confronti degli altri alunni, dei docenti e del personale scolastico avrebbero deciso autonomamente di indossare le mascherine protettive in aula. L’indiscrezione è presto rimbalzata in città, ma la presidente dell’istituto con sede a villa Mecenati Mara Bellettato si è affrettata a minimizzare, sottolineando l’assenza di problemi di qualsiasi tipo all’interno delle varie strutture cittadine dove gli studenti hanno le lezioni.
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"Da noi tutto è tranquillo – dice Bellettato – i ragazzi cinesi stanno frequentando il conservatorio senza nessun problema e le famiglie degli altri studenti non si sono mosse. Il direttore Roberto Gottipavero li ha contattati, ma non è emerso alcunché. Peraltro i ragazzi cinesi hanno l’abitudine ad indossare la mascherina a prescindere per una questione di educazione, anche in presenza di un semplice raffreddore. Ma nella giornata di lunedì, nella quale sono stato a villa Mecenati per tutto il giorno, nessuno degli studenti del conservatorio la indossava. E anche se fosse, non si tratta di nulla di eccezionale".
Al conservatorio ‘Buzzolla’, una vera eccellenza dell’istruzione adriese, gli studenti cinesi al momento sono pochi, 10/15 al massimo, tra borse di studio, corsi di perfezionamento e programmi Erasmus. L’istituto è frequentato anche da studenti vietnamiti e coreani. "Onestamente non sono a conoscenza se qualcuno degli studenti cinesi provenga dalla zona di Wuhan, la città dove è partito il coronavirus – spiega la presidente Bellettato – ma davvero problemi al momento non ce ne sono. Peraltro febbraio costituisce un periodo di esami universitari, per cui non credo che i nostri ragazzi cinesi siano tornati a casa per festeggiare il loro Capodanno, visto che sono impegnati nella preparazione di questa sessione. Difficilmente si sono allontanati dalla cittadina di Adria". Intanto sul sito del conservatorio ‘Buzzolla’ è stata pubblicata una nota, in cui tutti gli studenti e i docenti vengono invitati a prendere visione del comunicato congiunto del Miur e del ministero della Salute riguardo i comportamenti da adottare in merito al coronavirus.