REDAZIONE ROVIGO

Coronavirus Rovigo, tre nuovi casi oltre a quello di Adria

Due sono di Adria e Corbola (legati al primo contagiato di Adria) e uno di Lusia (legato ai partecipanti all'evento di tango di Ferrara). Attesa per altri due tamponi

Tamponi per il Coronavirus

Rovigo, 3 marzo 2020 - Tre nuovi casi a Rovigo oltre al  50enne di Adria ricoverato perché affetto da Coronavirus al reparto malattie infettive dell’ospedale di Rovigo che sta abbastanza bene con febbre bassa. Salgono quindi a 4 i casi in provincia. Due dei tre nuovi casi positivi sono stati registrati ad Adria e a Corbola: entrambi erano andati a cena con il 50enne di Adria.

AGGIORNAMENTO Coronavirus a Rovigo, chi sono i tre nuovi casi

LEGGI ANCHE Coronavirus Veneto, oltre 300 casi. Zaia: "Aumentano i posti in terapia intensiva"

Il quarto caso risultato positivo al tampone è di Lusia: quest'ultimo avrebbe avuto contatti con uno dei partecipanti a un evento ricreativo a Ferrara lo scorso 21 febbraio dove era presente un ballerino spagnolo che, tornato nel proprio Paese, è risultato positivo al Coronavirus. Aveva ballato il tango in una milonga all’hotel Astra di viale Cavour a Ferrara. All’evento, intitolato ‘Encuentro milonguero ronda estense’, c’erano circa cento appassionati. Il personale del dipartimento di sanità pubblica di Ferrara sta cercando di ricostruire gli spostamenti del tanguero (che avrebbe anche pernottato all’hotel) e di contattare tutte le persone presenti all’evento di ballo che si è svolto da venerdì 21 a domenica 23 febbraio. Uno di questi era il polesano a cui l’Ulss 5  ha fatto il tampone risultato poi positivo. 

Leggi anche Come si cura - Le differenze con l'influenza - Come difendersi

L’azienda sanitaria polesana Ulss 5 attende l’esito di altri due tamponi, su un medico dell'ospedale di Rovigo e sulla figlia. La risposta potrebbe arrivare in serata. 

In sorveglianza attiva, cioè in isolamento domiciliare perché avrebbero frequentato luoghi o persona a rischio, al momento in Polesine ci sono 120 residenti ma ci sono anche quelli che escono da questa condizione, oggi 8. Così come ci sono le persone che hanno eseguito il tampone ma il test ha dato esito negativo, in tutto 30.

Il direttore generale dell’Ulss Fernando Antonio Compostella ieri ha incontrato i sindaci insieme al presidente della Provincia, Ivan Dall’Ara, al presidente della conferenza dei sindaci Franco Vitale e al vice prefetto vicario Luigi Vitetti. Fanno discutere le misure del governo sulla chiusura delle attività ricreative. I gestori del cinema multisala Notirus, nella periferia sud di Rovigo, per bocca della portavoce Laura Marongiu, per esempio dichiarano: "La situazione é sicuramente grave, a Rovigo abbiamo aperto da poco e 15 giorni di chiusura sono davvero tanti. I danni che avremo da questa situazione sono molti, ancora non quantificabili, in ogni caso il nostro settore ha chiesto lo stato di crisi. Ovviamente siamo consci che se sono stati presi questi provvedimenti dalla Regione erano certamente necessari, e ci atterremo al rispetto degli stessi, ci auguriamo di superare al meglio questo momento difficile per noi e per tutto il settore".