Rovigo, 13 luglio 2014 - «Quando è arrivata la notizia in due minuti ho realizzato: vado. Non capiterà mai più nella vita. Io insieme alle mogli degli altri due assistenti, abbiamo trovato un aereo alle 11 siamo partite, adesso siamo a Parigi, alle 10 di sera si parte per Rio. Nicola corona un sogno, non potevo non esserci. Mi scoppia il cuore di gioia. A casa non ce l’avrei fatta». Eulalia Santato, di Rovigo, 37 anni, lavora in banca a Bologna ed è da sette anni la fidanzata di Nicola Rizzoli, l’arbitro della finale dei mondiali di calcio in Brasile: Germania - Argentina.
Come ha conosciuto Rizzoli e quando? «L’ho incontrato per caso. Ero in giro in centro e uno mi ha detto ‘tu sei quella della banca?’ effettivamente l’avevo visto perché era passato dalla banca, ci siamo messi a ridere». Quanti anni fa? «Sette. Di calcio non sapevo nulla. Forse avevo visto una partita dei mondiali quando c’era Schillaci». Com’è essere la fidanzata di un arbitro, l’uomo più insultato di uno stadio? «Quando torna a casa la domenica chiedo ‘oggi come ne sono uscita? Peggio io o peggio tua mamma?». Per che squadra tifa Rizzoli? «Posso assicurare che non tifa per nessuno se non per il suo Bologna, che sta arrancando in questo momento. La cosa bella è il buon rapporto che ha con i calciatori. Se ne incontra per strada il rapporto è buono, si rispettano». Ha conosciuto arbitri o calciatori famosi? «Soprattutto arbitri: Tagliavento, Rocchi, Morganti, Romeo, Mazzoleni, ci si conosce a livello di famiglia, usciamo in coppia ed è divertente. Quando una partita è tosta anche a casa la passione si avverte, le compagne come me sono abituate». Pensate di sposarvi? «Deve chiederlo a lui, lo spero. Ora ha raggiunto la sua sfida più grande, perché no. Stiamo insieme da molto, ma la risposta dovrei darla prima a lui». Per che squadra tifa? «La prima domanda che gli ho fatto è dopo quanto un arbitro si alterna con il guardalinee, lui ha detto ‘questa è matta’. Per dire cosa c’entro con il calcio. Mi ha risposto ‘sei fuori non succede mai’. La prima volta che ho visto una partita è stata a Bologna, c’erano Lucio Dalla e Gianni Morandi. Per me il fuorigioco è ancora un mondo sconosciuto. C’erano dei vecchietti che chiedevano a Nicola, ‘c’era o non c’era questo fuorigioco?’. E’ divertente. Visto che sono a Bologna, tifo per il Bologna». Meglio vinca il mondiale l’Argentina o la Germania? «Non saprei, spero solo che vada tutto bene». Per esempio che Rizzoli non dia un rigore che non c’è? «Non lo dica neanche per scherzo, speriamo di no. Speriamo». Dormirà con lui la notte prima? «Sia la Uefa che la Fifa, sono molto rigorosi, è un mondo completamente diverso. Lo vedrò solo a fine partita».
Tommaso Moretto